Le indagini sono partite da Brescia nel marzo 2025 e hanno condotto alle prime ore dell’alba di oggi, giovedì 11 dicembre, al cuore di Firenze: la Polizia di Stato ha dato esecuzione nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Lodi, Prato, Rieti e Vicenza, a 9 fermi di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica bresciana nei confronti di cittadini italiani, albanesi, cinesi e nigeriani, indagati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. Un decimo soggetto destinatario del provvedimento risulta al momento irreperibile.
Le indagini della Squadra Mobile della città lombarda, sono scattate a seguito di una truffa milionaria perpetrata ai danni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Onlus che si occupa della gestione della Cattedrale di Firenze, del Campanile di Giotto e del Battistero di San Giovanni. Truffa che avrebbe svelato un giro d’affari illegale che, nell’arco di circa 6 mesi, avrebbe prodotto un trasferimento illegale di denaro stimato in circa 30 milioni di euro. Nell’ambito di una commessa assegnata ad un’impresa privata per i lavori di restauro e conservazione del Complesso Eugeniano di Firenze, secondo quanto si apprende, la onlus era stata indotta ad effettuare i bonifici di pagamento dei lavori, pari a 1.785.000 euro, a favore di un conto corrente fittiziamente intestato. Sono state effettuate perquisizioni anche nei confronti di numerose società coinvolte nel circuito delle false fatturazioni e del riciclaggio.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ringrazia la Procura di Brescia per l’importante lavoro svolto in merito a un’indagine che ci vede parte lesa, insieme ad alcuni fornitori, per un importo complessivamente pari a circa 1,4 milioni. Le indagini sono partite grazie alla denuncia fatta dall’Opera nel 2024, nell’immediatezza della truffa informatica subita.
L’Opera di Santa Maria del Fiore è un’istituzione fondata dalla Repubblica Fiorentina nel 1296 per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale e del suo campanile. Dal 1436, anno del completamento della cupola brunelleschiana e della consacrazione della chiesa, il compito principale dell’Opera diviene quello di conservare il complesso monumentale. Nel 1777, anche il Battistero di San Giovanni entra a far parte del complesso dell’Opera e nel 1891 sarà istituito il Museo dell’Opera del Duomo. Attualmente l’Opera è soggetta, in quanto “fabbriceria”, alla Legge Concordataria del 1929, in base alla quale è retta da un Consiglio di Amministrazione composto di sette membri, nominati ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Interno, i quali provvedono ad eleggere nel proprio seno il Presidente. Dal 1998 l’Opera si configura giuridicamente come Organizzazione non a fini di lucro (ONLUS), regolata da un proprio statuto che definisce tra i suoi obiettivi istituzionali la “tutela, la promozione e la valorizzazione del suo patrimonio artistico”.