Un'altra speculazione?

Un hotel di lusso al posto di un ex cinema: flashmob di “Salviamo Firenze”

Riflettori accesi sull’ex cinema Eolo, nel quartiere di San Frediano, chiuso da circa vent’anni e destinato, secondo i progetti, a diventare un albergo con 35 camere, ristorante e una spa sul tetto

Un hotel di lusso al posto di un ex cinema: flashmob di “Salviamo Firenze”

In braccio il cubo nero, diventato ormai il simbolo del proliferare di complessi residenziali a scopo turistico a Firenze.

Parte così la protesta del comitato Salviamo Firenze, che sabato mattina ha acceso i riflettori sull’ex cinema Eolo, nel quartiere di San Frediano, chiuso da circa vent’anni e destinato, secondo i progetti, a diventare un albergo con 35 camere, ristorante e una spa sul tetto.

Un altro spazio storico della città che rischia di scomparire. Da qui la mobilitazione per denunciare quella che il comitato definisce la svendita del centro storico e l’ennesima riconversione di un luogo di socialità in una struttura ricettiva, nel cuore di uno dei quartieri più vissuti del capoluogo toscano.

“Siamo di fronte all’ennesima speculazione nel centro storico, dove invece vanno riportati i residenti”, dicono dal comitato.

Secondo quanto ricostruito dal comitato e dai residenti, i lavori sarebbero partiti senza che il quartiere ne fosse informato e solo le segnalazioni degli abitanti avrebbero portato, al momento, al blocco del cantiere. Una vicenda che ha fatto scattare l’allarme anche per la sicurezza dello stabile, dove oltre all’ex cinema si trovano numerosi appartamenti.

La preoccupazione non riguarda soltanto l’impatto dei lavori sull’edificio, ma anche le conseguenze sulla vita del rione, già segnato dalla progressiva scomparsa di attività storiche e spazi di aggregazione, sostituiti da strutture pensate quasi esclusivamente per il turismo.

“Questa è una vicenda eclatante – ha spiegato Massimo Torelli, uno dei membri del Comitato – Su questo spazio dovevano già iniziare a lavorare a settembre ma grazie alla mobilitazione dei cittadini è venuta alla luce la vicenda.

Nessuno ne sapeva niente e solo la denuncia dei residenti ad ottobre – aggiunge Francesco Torrigiani – ha permesso al momento di bloccare i lavori”.

Salviamo Firenze chiede ora chiarezza all’amministrazione comunale: come sia stato possibile autorizzare il progetto, perché i residenti non siano stati informati e se il blocco dei nuovi alberghi in città sia davvero effettivo. L’appello è quello di fermare l’intervento e restituire lo spazio alla funzione abitativa, riportando residenti nel centro storico.

“Come è possibile che la municipale non si sia accorta di un cantiere abusivo in una strada così trafficata? L’attuale amministrazione ha ripetutamente dichiarato che una delle sue priorità è riportare la residenza in centro e dunque – conclude il Comitato – all’ex cinema Eolo, d’intesa con il privato, vanno fatte le abitazioni”.