Implantologia dentale: a Firenze il centro odontoiatrico per la riabilitazione delle gravi atrofie

Negli ultimi anni, le innovazioni in campo odontoiatrico hanno permesso a tante persone, con edentulia parziale o totale, di poter avere nuovamente denti fissi grazie all’implantologia osteointegrata.
Gli impianti dentali sono, infatti, dispositivi, solitamente in titanio, inseriti chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare, atti a loro volta a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per il ripristino della funzione masticatoria e dell’estetica del sorriso.
Un ostacolo, che fino a qualche anno fa condizionava il risultato della chirurgia implantare, era rappresentato dalla mancanza di osso mascellare. In questi casi, solitamente, l’odontoiatra si trovava costretto a negare la possibilità di ricorrere all’implantologia osteointegrata proponendo il ricorso ad una protesi mobile, oppure, nei casi clinicamente idonei, ad impiegare una tecnica per innestare l’osso autologo (proprio del paziente) oppure tramite l’utilizzo di osso di animale opportunamente trattato per essere biocompatibile.
Le percentuali di riuscita della rigenerazione ossea, secondo la letteratura scientifica, si attestano tra il 60% e l’82% e sono indispensabili almeno due interventi chirurgici piuttosto impegnativi, con tempi di recupero non indifferenti.
I progressi della scienza odontoiatrica negli ultimi anni hanno, invece, permesso il ripristino di una dentatura fissa anche nei pazienti che presentano gravi forme di atrofia ossea, senza ricorrere agli innesti.
Una di queste tecniche è quella degli impianti zigomatici. In questo caso il chirurgo implantologo, per sopperire alla mancanza di osso nell’arcata superiore, va ad ancorare impianti di dimensioni più lunghe rispetto a quelli tradizionali direttamente nell’osso dello zigomo. Quest’osso, infatti, presenta solitamente un’ottima consistenza e capacità di far integrare l’impianto.
Grazie a questa tipologia di riabilitazione, che presenta un’elevata probabilità di successo (tra il 98 e 100%), con un solo intervento chirurgico, il paziente risolve il problema con disagi post operatori molto contenuti. Nei casi clinicamente idonei, la protesi fissa può addirittura essere ancorata agli impianti nell’arco di 24-72 ore dall’intervento chirurgico (carico immediato).
Nei casi di atrofia importante ma non estrema, in cui cioè è presente ancora una parte del processo alveolare, è possibile ricostruire un’intera arcata dentale superiore o inferiore anche attraverso la tecnica All-on-Four (in italiano “Tutto su quattro”) che prevede l’inserimento di soli quattro impianti endossei. Con questa metodica, il chirurgo ha la possibilità di sfruttare al massimo le zone dell’arcata con riassorbimento osseo minore riuscendo così a ripristinare il sorriso perduto con nuovi denti fissi.
Il dottor Cesare Paoleschi, laureato in odontoiatria e protesi dentaria ed iscritto all’albo degli odontoiatri di Lucca al nr. 3, si occupa da molti anni della riabilitazione delle gravi atrofie ossee mediante le più sofisticate tecniche di implantologia osteointegrata.
Nel 2004 il dr. Cesare ha fondato la Iris Compagnia Odontoiatrica, un network di studi odontoiatrici di qualità dove visita e opera personalmente occupandosi degli interventi di chirurgia implantare.
A Firenze è in viale Antonio Gramsci 12. Direttore Sanitario Dr. Daniele Augusti
Per prenotare una visita a Firenze con il dr. Cesare Paoleschi chiama il numero 055289891