Il periodo natalizio ad Arezzo si accende con una delle tradizioni più amate e sentite: il Presepe Vivente. Questa secolare usanza, che affonda le sue radici nel Medioevo, quando San Francesco d’Assisi creò il primo presepe vivente a Greccio, in provincia di Rieti, torna a risplendere grazie all’impegno della comunità parrocchiale della Pieve di Santa Maria, guidata da don Alvaro Bardelli. Quest’anno, la magia della Natività prenderà vita nei giorni 24 e 25 dicembre 2025 e il 6 gennaio 2026, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e suggestiva, un’immersione nel cuore della storia e della fede cristiana.
Un Viaggio nel Tempo: La Rappresentazione della Natività
Il Presepe Vivente della Pieve di Santa Maria aprirà le sue porte il 24 dicembre a partire dalle ore 23.30, prolungandosi fino a tarda notte. L’esperienza proseguirà il 25 dicembre, dalle 10.30 alle 13.00, e si ripeterà il 6 gennaio 2026, con doppio appuntamento: dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. La rappresentazione, che si terrà nella chiesa in corso Italia, 5, promette di trasportare i visitatori indietro nel tempo, ricreando l’atmosfera della Betlemme di duemila anni fa. La scenografia, curata nei minimi dettagli, sarà un vero e proprio palcoscenico per la nascita di Gesù, un momento di profonda riflessione e preghiera. Non si tratterà semplicemente di uno spettacolo teatrale, ma di un luogo che invita alla spiritualità, offrendo la possibilità di vivere il Natale in modo più intenso e significativo. La realizzazione di questo evento ha richiesto un grande lavoro di squadra, unendo la comunità parrocchiale in uno spirito di collaborazione e condivisione. I ragazzi cresimandi e post cresima saranno i protagonisti di questa esperienza.
Comunità e Tradizione: Il Valore del Presepe Vivente
Il Presepe Vivente della Pieve di Santa Maria rappresenta un’opportunità per riscoprire le radici e le tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. È un momento di festa e di incontro che rafforza i legami comunitari, promuovendo i valori della solidarietà e dell’unione. I bambini e i ragazzi avranno l’occasione di apprendere la storia della Natività, avvicinandosi alle tradizioni natalizie in modo diretto e coinvolgente. Questo evento diventa quindi un fondamentale strumento per tramandare la cultura e i valori alle nuove generazioni, affinché non vadano persi. Don Alvaro Bardelli sottolinea come la visita al Presepe Vivente rappresenti un’esperienza capace di arricchire il cuore e l’anima, permettendo di riscoprire il vero significato del Natale.
Un Natale di Fede e Comunità
Il Presepe Vivente della Pieve di Santa Maria si configura come un appuntamento imperdibile per la comunità di Arezzo e per tutti coloro che desiderano vivere il Natale con spirito autentico. Un’occasione per riscoprire la bellezza della fede, la forza della tradizione e il calore della comunità, un evento che promette di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi vi parteciperà.