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Maddalena: stagione finita

Parla Antonio Terracciano, figlio della titolare del locale ristrutturato e riaperto nel 2016

Maddalena: stagione finita
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Ha chiuso domenica 12 settembre il ristorante Maddalena a Schignano.
Nato nel 1958, era un negozio di alimentari di giorno e un locale dove andare a ballare e divertirsi la sera.
E’ stato aperto fino agli inizi degli anni duemila con la gestione prima della proprietaria che gli ha dato il nome, appunto Maddalena, e dei suoi due figli, di cui Adelimo Brachi conosciuto come Nimo se n’è andato circa tre anni fa per un brutto male.
Punto di ritrovo e di riferimento non solo per i molti vaianesi che per decenni lo hanno frequentato, agli inizi degli anni duemila quindi era stato chiuso in attesa di un nuovo proprietario.
A raccontare la storia del nuovo Maddalena è stato Antonio Terracciano, 42 anni, figlio della titolare che insieme al marito lo ha riaperto alcuni anni fa.
«Conoscevamo Schignano - ha raccontato Antonio - perché ci venivamo intorno alla metà degli anni Novanta, a mangiare la schiacciata e non solo. Poi alcuni anni fa mio padre conobbe Nimo che gli fece la proposta».
Lui voleva venderlo, trovare qualcuno che lo riportasse agli antichi splendori, come aveva più volte raccontato anche in paese.
«Mio padre - ha continuato Antonio - ex costruttore, era convinto di questo locale, così lo ha acquistato e poi, dal luglio 2015, ha iniziato una lunga ristrutturazione. Si è arricciato le maniche e ha fatto quasi tutto da solo, almeno quello che riusciva a fare appunto come ex costruttore, quindi ovviamente ci ha messo un po’ di più, ma lo ha fatto tutto con estrema passione e attenzione ai minimi particolari. C’era tanto da fare dopo anni e anni di chiusura. I lavori sono durati otto mesi e ad aprile 2016 il Maddalena ha finalmente riaperto. Avevamo puntato molto sul menù e sulla qualità con piatti di pesce fresco e carne di ottima qualità (sulla quale puntiamo anche ora)».
E in questi anni il Maddalena è tornato a essere, anche per i nostalgici dei tempi andati, un punto di ritrovo per serate di divertimento.
Serate e cene di gruppi anche di decine e decine di persone grazie all’ampio salone interno che lo consentiva.
Un locale che all’interno è stato completamente rivisitato, con arredi moderni e ricercati, una selezione di vini in mostra, ma che al tempo stesso strizza l’occhio al suo passato con foto storiche che molti, a Schignano e non solo, ricorderanno sicuramente ancora con affetto, tra cui una dello stesso Nimo all’ingresso del locale, tributo a un passato mai dimenticato.
I primi anni abbiamo deciso di rimanere aperti anche nei periodi invernali ma dobbiamo dire che non è stato facile soprattutto in dicembre con il maltempo e le gelate riuscire a farlo. Così poi abbiamo deciso che la cosa migliore era tenerlo aperto per la stagione estiva, e per stagione estiva si intende da aprile a ottobre, il periodo migliore anche dal punto di vista climatico. Fino al 2018 siamo rimasti aperti con la nostra gestione. Poi nel 2019 per un anno lo abbiamo dato in gestione ad altri, ma solo per un anno. Io nel frattempo mi sono dato a un’altra mia passione entrando nel mondo dell’agricoltura».
Poi è arrivato il covid e ha rimesso in discussione tutto.
«Dopo il covid, a marzo 2021, abbiamo deciso di riaprire il Maddalena anche se sapevamo le difficoltà a cui andavamo incontro. Abbiamo comunque deciso di provare puntando su un menù corto ma curato nei minimi dettagli, con pasta fresca fatta da noi e carne di ottima scelta, e qualche pietanza sfiziosa di pesce».
Il Maddalena quindi doveva rimanere aperto fino a metà ottobre.
«Visto alcune difficoltà che abbiamo incontrato e la stessa stagione meteo che non è stata proprio a nostro favore - ha spiegato Antonio - abbiamo deciso di anticipare la chiusura al 12 settembre. Mi dispiace per le persone, i tanti giovani che lavorano qui dentro, però per adesso quest’anno è andata così. Le difficoltà incontrate sono state troppe e a questo punto della stagione considerando che già adesso la sera inizia a fare freddo quassù a Schignano, è meglio se chiudiamo».
Per quanto riguarda la riapertura le cose ancora sono tutte da decidere.
«In base alla situazione sanitaria, la pandemia causata dal covid, - ha concluso Antonio - non sappiamo se riapriremo nel periodo natalizio e quindi il mese di dicembre, però, sempre covid permettendo, sicuramente riapriremo ad aprile 2022».

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