Domanda italiana in calo

Turismo, in Toscana cresce ancora ma a ritmi più contenuti

Per l'estate: attesi oltre 5,8 vacanzieri

Turismo, in Toscana cresce ancora ma a ritmi più contenuti
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Ancora segno positivo per il turismo toscano per l'estate che sta per iniziare: si stima un +0,3%.

Un progresso però a ritmi più bassi, trainato prevalentemente dai turisti stranieri, con una domanda italiana frenata dall'inflazione.

Positive le indicazioni sui primi 5 mesi del 2025, con un +1,1% rispetto ad un anno fa. Questi i dati salienti dell'indagine del Centro studi turistici di Firenze, per conto di Toscana Promozione Turistica, su un campione di 606 imprese del settore.

Complessivamente i turisti stimati in arrivo a giugno-agosto sono oltre 5,8 milioni, i pernottamenti dovrebbero aggirarsi sui 22,1 milioni. C'è fiducia, da parte delle imprese, per un risultato migliore grazie ai last minute.

Le presenze italiane dovrebbero calare (-0,5%) e toccare quota 10,5 milioni in termini assoluti. Quelle straniere stimate in aumento (+0,9%) per attestarsi su 11,6 milioni. Il movimento degli ospiti nelle strutture alberghiere è stimato in crescita (+0,6%), le prenotazioni dall'estero salgono dell'1,7%, quelle italiane calano dello 0,8%.

Sostanzialmente stabile il dato per le strutture extralberghiere (+0,1%). Anche qui, flessione della domanda italiana (-0,3%) e aumento di quella straniera (+0,4%).

Ancora la previsione dei flussi turistici nelle strutture ricettive di città e centri d'arte indica un +0,8%, a far da traino sempre la domanda straniera (+1,4%), giù quella italiana (-1,3%).

Positivo il dato anche per le località del balneare (+0,3%), con un +1,6% di stranieri e un -0,3% di italiani. Non varia, rispetto al 2024, il dato per le aree rurali e di collina, previsto un calo per le località di montagna (-0,7%), ad "altro interesse" (-0,3%) e termale (-1,7%).

Tra gli stranieri prevalgono ancora i mercati europei con aumenti di diversa entità per francesi, polacchi, tedeschi, olandesi, svizzeri e britannici. Lieve rialzo per i turisti provenienti dalla Repubblica Ceca, Belgio e Spagna. Tra i mercati extraeuropei segno positivo per il mercato statunitense, australiano, canadese, brasiliano e cinese. In leggera flessione le prenotazioni di austriaci, coreani, giapponesi, indiani, scandinavi e ungheresi.

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