Anziana morta dopo una caduta in Rsa: cinque indagati per omicidio colposo
La donna, 87 anni, non autosufficiente, precipitò dalle scale dopo essere rimasta sola. Cinque persone accusate di omicidio colposo

È del 15 novembre 2022 la tragica vicenda che ha portato alla morte di Liliana Calvetti, 87 anni, ospite della Rsa Villa Olimpia di Bagno a Ripoli. Quella mattina, dopo essere stata fatta alzare presto dal letto e sistemata sulla carrozzina, la donna – non autosufficiente e bisognosa di assistenza continua – fu lasciata sola nella stanza.
Pochi minuti dopo si allontanò, raggiunse una porta d’emergenza e precipitò per una rampa di scale. Ritrovata oltre un’ora più tardi in condizioni gravissime, morì tre giorni dopo in ospedale per le conseguenze del politrauma riportato nella caduta.
A due anni e mezzo di distanza, la Procura di Firenze ha concluso l’inchiesta. Cinque le persone indagate per omicidio colposo. I tre titolari della struttura e due operatrici sanitarie – un’infermiera e un’Oss – in servizio in quel turno. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, gli operatori avrebbero lasciato incustodita l’anziana dopo averla assistita all’alba, senza vigilare su di lei nonostante le condizioni fisiche e psicologiche.
Le accuse mosse dalla pm Linda Gambassi riguardano, per i titolari, l’omessa adozione di misure e protocolli adeguati alla sicurezza degli ospiti; per le due dipendenti, la condotta negligente che ha permesso all’anziana di muoversi liberamente, fino alla caduta.
La famiglia Calvetti, assistita dall’avvocato Luigi Gino Velani, aveva presentato denuncia subito dopo i fatti.
"Sapere che nostra madre è stata lasciata sola ci provoca ancora oggi rabbia e dolore", ha dichiarato uno dei figli, Alessandro Giotti.
I legali della struttura sostengono invece che i protocolli di sicurezza fossero stati regolarmente applicati. Ma quella mattina, qualcosa non ha funzionato.