un giallo

Arezzo, nascose il corpo della madre morta per percepire la pensione. Ora di lei si sono perse le tracce

Per la procura di Arezzo si tratta di truffa aggravata ai danni dell'Inps e occultamento di cadavere. Silvia Bazzani è ancora irreperibile

Arezzo, nascose il corpo della madre morta per percepire la pensione. Ora di lei si sono perse le tracce
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Truffa e occultamento di cadavere. Sono queste le accuse che pendono per Silvia Bazzani, la donna di 6o anni, colpevole secondo la Procura di Arezzo per aver omesso di comunicare il decesso della madre e aver percepito la pensione.

Per lei - resasi ancora irrintracciabile - potrebbe aprirsi un processo per truffa aggravata ai danni dell'Inps e occultamento di cadavere. Sarebbero queste le accuse, avanzate dal pm Julia Maggiore della Procura di Arezzo e anticipate dal Corriere di Arezzo.

Il giallo dell'anziana morta in casa ad Arezzo

Riavvolgiamo il nastro e partiamo da sabato scorso, 31 agosto 2024, quando Carla Bazzani, 92 anni, è stata trovata morta (apparentemente per cause naturali) sul letto nella sua casa di via Montanara 9 ad Arezzo, nel quartiere Saione, a ridosso del centro.

Accanto a lei il gatto - presumibilmente deceduto di stenti dopo aver vegliato la donna - e il telecomando della televisione. La scoperta è stata fatta in seguito alla segnalazione del proprietario dell'appartamento, che non aveva ricevuto l'ultimo affitto pagato e s'è deciso a chiamare le forze dell'ordine.

Gli esami sul corpo della donna diranno che la morte risalirebbe da almeno quattro fino a sei mesi.

La figlia rintracciata al mare in Romagna

Ma il punto centrale della vicenda è che l'anziana non viveva sola. La figlia 60enne abitava in una casa in affitto al piano terra nella stessa palazzina di via Montanara: il suo letto si trova nella cucina che affaccia sul piccolo cortile interno, proprio di fronte alla camera della madre.

Quando i vigili del fuoco sono entrati nell'appartamento (privo di segni d'effrazione) e hanno fatto la macabra scoperta, lei non c'era. Di più, gli inquirenti hanno provato a cercarla, ma risultava irreperibile.

Da qui l'emissione di un bollettino di ricerca a livello nazionale (con tanto di identikit): le ricerche proseguite senza sosta in tutta Italia hanno portato i loro frutti tre giorni dopo, nel primissimo pomeriggio di martedì 3 settembre 2024.

L'unico indizio, dall'analisi dei tabulati del suo smartphone, era che la 60enne si trovasse in Romagna, dove due settimane prima il suo telefonino aveva agganciato per l’ultima volta una cellula telefonica.

E battendo gli alberghi della riviera adriatica, gli agenti della squadra mobile di Arezzo (con l'aiuto dei colleghi del posto) alla fine sono riusciti a rintracciarla in un albergo di Rimini.

La signora è stata condotta in Questura, ma la 60enne, ascoltata come persona informata sui fatti, "non è riuscita a fornire chiarimenti esaustivi", come confermato dal capo della squadra mobile di Arezzo Davide Comito.

Da allora, però, Silvia è scomparsa di nuovo. Di lei nessuno ha più notizie. Di questa vicenda controversa di cui la Procura di Arezzo ha un'idea ben precisa c'è che Silvia era arrivata a Rimini già da inizio agosto, e che la pensione della madre l'aveva nel frattempo regolarmente riscossa (quindi quando era già morta), mentre l'affitto della casa di Arezzo da luglio non sarebbe stato più pagato.

Irreperibile anche per l'avvocato

Barbara Mugnai del foro di Arezzo è l'avvocato della figlia di Carla Bazzani, la donna ritrovata con il suo corpo abbandonato sul letto, un lenzuolo a coprirlo interamente.

"Vorrei precisare - attacca il legale - che sono il difensore d'ufficio e che quindi sono stata catapultata in una situazione piuttosto complessa".

Diceva così ai microfoni di Italia 7 qualche mese fa l'avvocato. Anche per lei Silvia si è resa irreperibile. Sararanno gli inqurenti adesso qualora dovess iniziare un processo a mettersi sulle sue tracce.

 

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