Arezzo, schianto mortale, s'indaga per omicidio stradale
Sarà svolto un accertamento sulla salma della vittima

I mezzi sono stati posti sotto sequestro e presto sarà eseguito un accertamento cadaverico sul corpo della vittima. Vanno avanti le indagini sul terribile incidente nel quale ieri ha perso la vita un 58enne di Signa, Daniel Canu. Come sempre avviene nelle tragedie della strada, la procura di Arezzo ha aperto un fascicolo: non appena tutte le informazioni raccolte dalle forze dell'ordine giungeranno negli uffici del magistrato potrà formalmente essere aperta un'inchiesta.
Visto l'esito dell'incidente, l'ipotesi di reato in questo caso è quella di omicidio stradale.
Sulla ricostruzione dell'incidente trapelano pochissime informazioni. Stando ai primi riscontri condotti dalla Polizia Municipale, potrebbe essere stato il veicolo guidato dal 23enne, che risiede in Casentino e che era diretto verso l'autostrada, a invadere la corsia opposta nella quale stava sopraggiungendo il Doblò guidato da Canu.
Lo scontro, avvenuto nei pressi dell'uscita di Pratacci dello raccordo autostradale, sarebbe stato violentissimo. Inoltre un terzo furgone, guidato da un ambulante che si recava al mercato di via Giotto, ha tamponato il mezzo della vittima.
Nel groviglio di lamiere, il 57enne ha perso la vita, il 23enne è rimasto gravemente ferito (avrebbe riportato lesioni interne) ed è stato portato in codice rosso all'ospedale San Donato dove è attualmente ricoverato, e una donna di 67 anni (la moglie del venditore ambulante), ha riportato fratture e traumi guaribili in 30 giorni.
I tre furgoni sono stati posti sotto sequestro. Nei prossimi giorni potrebbero essere svolte delle perizie per chiarire la dinamica e attribuire eventuali responsabilità. Il mezzo guidato dal giovane sarebbe stato trovato nella corsia opposta, per questo l'ipotesi principale sarebbe quella di un'invasione da parte del suo furgone.
Cosa l'abbia causata non è ancora stato accertato: da una distrazione a un colpo di sonno, c'è un ventaglio di possibilità da verificare.
Purtroppo non ci sarebbero stati testimoni oltre alle persone coinvolte: le forze dell'ordine attendono che le condizioni di salute del giovane permettano di raccogliere la sua testimonianza.
Canu lascia la moglie e la madre. Viveva a Lastra a Signa, ma era conosciuto ad Arezzo: lavorava come trasportatore e ieri mattina stava svolgendo alcune consegne. Ad attenderlo c'erano numerosi ottici della città che dovevano ricevere dei prodotti.
Ma il suo furgone non è mai arrivato ad Arezzo.