La notte precedente l’ultimo giorno di campagna elettorale la sede di Fdi a Firenze è stata imbrattata con scritte offensive e insulti. A scoprirlo sono stati gli stessi militanti che hanno poi dato l’allarme alla polizia. La Digos sta cercando indizi dalle telecamere di sorveglianza.
“Gesto codardo”
“Un gesto tanto codardo quanto inutile, che conferma come chi non ha argomenti né idee scelga la violenza e l’intimidazione come unico linguaggio possibile”, ha commentato il senatore Michele Barcaiuolo, commissario Fratelli d’Italia Firenze.
La calata dei leader
L’episodio arriva alla vigilia della visita della premier Giorgia Meloni (insieme ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani) per la chiusura elettorale del candidato governatore del centrodestra Alessandro Tomasi in piazza San Lorenzo. Ci saranno Più di cinquecento uomini in divisa che vanno ad aggiungersi a polizia, carabinieri e finanzieri che lavorano in città. Numeri che scandiscono bene che cosa si aspettano oggi i responsabili dell’ordine pubblico.
Le altre manifestazioni
In contemporanea sono previste infatti anche la manifestazione del leader di Italia Viva Matteo Renzi in Piazza Strozzi, quella del leader del M5S Giuseppe Conte alle Murate (ore 18) e la contromanifestazione indetta con concentramento alle 18.30 in piazza Indipendenza, da svariate realtà che vanno dall’Usb Firenze al Cpa Firenze Sud e ai Giovani palestinesi.
La chiusura di Giani
Il presidente uscente (ri)candidato governatore per i prossimi cinque anni Euegenio Giani sarà invece al Teatro Niccolini dpo il grande happening di ieri, giovedì 9 ottobre al Teatro Cartiere Carrara. Al suo fianco i big del partito: il presidente e la segretaria del Pd Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. “Siamo qui perché la Toscana — ha detto Schlein — è stata governata bene da Giani, dando importanti spunti al resto del Paese”.