Era accusato di truffa e falso in atto pubblico: assolto don Biancalani
Per la Procura "il fatto non sussiste". Da tempo il parroco di Vicofaro è al centro di una lunga polemica circa la gestione dei migranti

Don Massimo Biancalani, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro, a Pistoia, è stato prosciolto da tutte le accuse.
"Non luogo a procedere".
Ha scritto così il giudice dell’udienza preliminare di Firenze, Antonio Pezzuti, che ha emesso oggi, 3 marzo 2025, una sentenza di "non luogo a procedere", con la formula "il fatto non sussiste".
Biancalani era imputato per truffa e falso in atto pubblico, in relazione a presunti contratti di lavoro fittizi stipulati a favore di quattro migranti ospitati nel centro di accoglienza della sua parrocchia tra il 2019 e il 2020.

Secondo la procura, quei contratti sarebbero stati usati per ottenere contributi dall’Inps e per favorire la permanenza degli stranieri in Italia. Tuttavia, il gup ha ritenuto insussistenti le accuse e ha chiuso il caso.
La vicenda giudiziaria si intreccia con le recenti polemiche sulle condizioni del centro di Vicofaro, dove nei giorni scorsi, dopo l'ennesimo episodio di violenza, la prefettura ha deciso il trasferimento di 40 migranti.
I residenti: "Non vogliamo più qui il parroco"
Da tempo tra i parroco e i residenti del pistoiese qualcosa si è rotto. E' per questo che il comitato di Vicofaro ha giù annunciato una manifestazione il prossimo 8 marzo proprio contro il parroco. "Chiederemo il suo allontanamento", hanno più volte ribadito dando appuntamento sabato 8 marzo in via Puccini alle 10.