Firenze, incubo via Canova: anche fare la spesa fa paura
I residenti esasperati: "pronti a manifestare"

È ancora il primo pomeriggio ma nei pressi dell’Esselunga di via Canova si respira già una brutta aria: persone che con insistenza chiedono soldi alla fermata del bus, clochard che si aggirano nel portico.
Alle 18.00, ecco le gazzelle dei carabinieri davanti al supermarket: c’è stato l’ennesimo furto. "Abbiamo paura al momento della chiusura — dice Simona Baldini della lavanderia sotto il portico — Ogni giorno ce n’è una: bande di ragazzini che importunano la gente, vigilantes del supermercato a inseguire qualche ladro...".
Un contesto difficilissimo. L’ultimo episodio grave mercoledì scorso (19 febbraio): una lite tra un addetto alla sicurezza di Esselunga, Rolando Scarpellini, ex calciante 54enne già noto alle forze dell’ordine, e una sua amica sorpresa a rubare dei prodotti.
È finita in rissa. Bilancio: 10 giorni di prognosi per Scarpellini colpito dall’uomo della sicurezza con un tirapugni e 30 per un altro dipendente dell’Esselunga, centrato in volto dal lancio di oggetti dell’ex calciante e della sua amica nel corso della colluttazione.
La donna è stata denunciata per furto aggravato e lesioni personali aggravate in concorso con Scarpellini, mentre l’addetto alla sicurezza per lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi.
"Da un anno la situazione è precipitata — spiega Simone Lanzetta della tabaccheria — Ci sono continui furti al supermercato: in particolare rubano alcolici. Poi la sera spadroneggia questa baby gang di minori non accompagnati, probabilmente provenienti da una casa famiglia non lontana. Servono al più presto presidi fissi delle forze dell’ordine: qui nessuno viene più volentieri".
Giuseppe, residente del quartiere, è appena uscito dal supermercato: "Qua ormai mi servo il meno possibile. Siamo tornati a 25 anni fa, quando si spacciava senza sosta ai giardini di via del Saletto e il rione era invivibile. All’epoca ci fu una forte repressione.
Servirebbe pure adesso: ci sono persone che gravitano sotto il portico ad elemosinare a tutte le ore, pusher che si approfittano di questi sbandati, una baby gang che si sente intoccabile, batterie di ladri a saccheggiare auto nel parcheggio sotterraneo… La vigilanza dell’Esselunga è aumentata ma non basta".
Il 27 febbraio alle 18.00, al circolo Mcl di San Bartolo a Cintoia, il comitato Q4 organizzerà un incontro sul tema.
Alessandro Biggio, presidente del comitato, spiega di "aver invitato anche la dirigenza provinciale di Esselunga. Siamo pronti a manifestare".
Massimo Sabatini della Lista Schmidt pretende da Palazzo Vecchio un utilizzo più efficace dei "servizi sociali e di provvedimenti come il Tso e il Daspo".
Cecilia Del Re di Firenze Democratica chiede di affrontare la situazione a "questore, comandante della municipale e assessore alla sicurezza".
Guendalina Caparrini, dipendente del supermercato e sindacalista Filcams-Cgil, spiega di aver "chiesto un tavolo con prefettura e azienda per aumentare la sicurezza: il 50% dei lavoratori di via Canova è donna, usciamo quando è buio e c’è tanta paura. Da due anni ogni tentativo di fermare un furto finisce in rissa, con le guardie giurate, che noi riteniamo colleghi, più volte ferite".