Grosseto sotto shock: 96enne massacrato in casa dal figlio, è in fin di vita
Quando gli agenti della squadra mobile sono arrivati sul posto, si sono trovati davanti a un vero e proprio scenario da incubo

È ricoverato in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Misericordia l’uomo di 96 anni brutalmente aggredito all’interno della propria abitazione martedì sera. Secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori, a ridurlo in fin di vita sarebbe stato il figlio, un uomo di 63 anni, ora in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio aggravato.
La violenza si è consumata in un appartamento al primo piano di un condominio in via Podgora. Una furia cieca, scatenata per motivi ancora da chiarire, si è abbattuta sull’anziano: il figlio lo avrebbe colpito ripetutamente al volto, forse utilizzando anche un mazzo di chiavi e le mani adornate da grossi anelli metallici, ora sequestrati dagli inquirenti come possibile arma impropria.
Quando gli agenti della squadra mobile sono arrivati sul posto, si sono trovati davanti a un vero e proprio scenario da incubo.
Sangue ovunque, mobili rovesciati, e l’anziano riverso in un lago di sangue con ferite profonde al volto, una delle quali all’occhio – presumibilmente cavato durante l’aggressione.
Sul luogo è intervenuto immediatamente il 118: l’uomo è stato stabilizzato e trasferito d’urgenza all’ospedale, dove lotta tra la vita e la morte. Il figlio, in forte stato di alterazione psicofisica, è stato trasportato a sua volta al pronto soccorso, sedato, e in seguito interrogato dagli agenti prima del fermo. Resta da comprendere cosa abbia innescato una tale esplosione di violenza.
A fare da unico testimone silenzioso della tragedia, un grande gatto grigio, spaventato e rintanato sul terrazzo, dove ha osservato immobile la scena senza lasciarsi avvicinare dai poliziotti. Solo in seguito è stato affidato ai volontari dell’Enpa.