Maltempo, la Toscana in ginocchio. Ma i fiumi non fanno più paura: "Ristori per tremila euro a ogni famiglia colpita"
Giani: "Cento milioni di danni". L'allerta resta arancione per rischio idraulico su Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese

La nottata è passata. Da ogni punto di vista. Ormai in Toscana i livelli dei fiumi sono tutti in calo e in rientro sotto la prima soglia di riferimento. Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 marzo, alcuni rovesci hanno attraversato le zone interne della Toscana, sull'entroterra Grossetano e sulle province di Firenze, Arezzo e Siena. Poi le precipitazioni sono terminate ovunque. Anche se l'allerta resta arancione rischio idraulico su Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese; allerta gialla su Mugello, Firenze, Valdarno Superiore fino alle ore 14.
La conta dei danni
Ora resta ovviamente la conta dei danni, particolarmente ingenti in Mugello, Val di Sieve, empolese e pistoiese dove ci sono sempre sfollati e disagi e dove si continua a spalare acqua e fango.
"Considerando la cinquantina di Comuni coinvolti e dai sopralluoghi che ho fatto, da una primissima valutazione, che siamo sopra i 100 milioni di euro di cui la metà nell'area metropolitana fiorentina. Probabile dunque l'arrivo di un decreto ristori sulla scia della legge regionale 51 sulle misure urgenti a sostegno delle comunità colpite da eventi emergenziali', ha detto il Governatore Giani.
Che ha anche - di far slittare di una settimana la variazione di bilancio per la Toscana diffusa e il comparto moda, "per recuperare risorse con ristori da 3mila euro a famiglia come per gli alluvionati di Campi e quelle di ottobre 2024". Giani incontrerà nelle prossime ore (alle 16 di oggi, domenica 16 marzo) in Sala Pegaso il direttore della Protezione Civile a cui chiederò, insieme al ministro Musumeci, anche la semplificazione delle procedure per sbloccare celermente le risorse come avviene per quelle nazionali.
I prossimi interventi da realizzare
Oltre al Piano di attività di bonifica per il 2025 da poco meno di 25 milioni di euro, il Consorzio di bonifica ha in serbo la realizzazione di altre due casse d'espansione al momento, lungo il torrente Ema a monte di Cascine del Riccio e Galluzzo per un totale di 7,3 milioni. Più due nuovi lotti del progetto di rifacimento degli argini da 6,8 milioni per il torrente Marina tra Calenzano e Campi.
Dalla Regione, invece, fanno sapere che in meno di un anno sono state realizzate opere per 122 milioni in sinergia con Comuni, province, città metropolitane, Genio Civile e Consorzi di Bonifica. "Ma adesso - chiariscono da Palazzo Sacrati Strozzi - abbiamo bisogno di mettere a terra un altro miliardo e cento milioni di opere, risorse di cui non sappiamo ancora nulla – chiarisce la Regione –. Questa stima deriva dal piano che la Regione Toscana ha presentato all’Unione europea insieme al Dipartimento nazionale di Protezione civile, è quindi validato dal Governo".