Montemurlo intitolerà una strada a Luana D'Orazio
Il Comune ora aspetta il via libera definitivo della Prefettura

Il Comune di Montemurlo intitolerà una via cittadina a Luana D'Orazio, la giovanissima operaia scomparsa nel 2021 a soli 22 anni a causa di un incidente sul lavoro nella fabbrica di Oste nella quale lavorava. Lo ha annunciato il sindaco Simone Calamai, dopo un incontro con i genitori della ragazza deceduta prematuramente quasi quattro anni fa. L'idea, nel dettaglio, è di intitolarle il tratto di strada fra via Livorno e via Aldo Moro.
Le motivazioni della scelta
"La scelta d'intittolare una strada a Luana D'Orazio è stata presa dal Comune, insieme alla famiglia, ed è stata fatta con il cuore. Non è solo ricordare questa giovane donna, ma vuol dire far diventare Luana parte della nostra comunità. Un monito per continuare a chiedere più sicurezza sul lavoro – ha detto Calamai - rappresenta l'opportunità per riflettere, per avere un luogo fisico che possa rappresentare un monito per tutti coloro che sono preposti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, noi istituzioni in primis. Un invito a fare di più per la sicurezza sui luoghi di lavoro, a pretendere più controlli e più personale, una normativa più stringenti".
I tempi
La giunta comunale ha già deliberato l'intitolazione della strada a Luana, ma la procedura prevede adesso un'istruttoria da parte della Prefettura, competente in materia, poiché la giovane residente ad Agliana è morta da meno di dieci anni. Al termine del procedimento il Comune potrà programmare la vera e propria cerimonia d'intitolazione, che servirà ancora anche concentrare l'attenzione sul tema della morti bianche. Ed è questo il tema sul quale si è concentrata Emma Marrazzo, madre di Luana.
Le parole di Emma Marrazzo
“Luana il 3 maggio del 2021 è stata catalogata come la vittima numero 185 e non eravamo neppure a metà anno”, ha detto Emma Marrazzo nel giorno in cui il Comune di Montemurlo ha deciso di intitolare una strada alla figlia stritolata dall’orditoio al quale stava lavorando in un’azienda di Oste. Emma ha raccontato cosa si prova a veder morire una figlia di 22 anni, a salutarla la mattina per non vederla mai più. Il 3 maggio 2021 era la festa patronale di Montemurlo, ma anche festa a casa D’Orazio perché era il compleanno di Emma; poi quella tragica telefonata che ha cambiato la vita non solo della famiglia di Luana, ma di tutta la comunità.
Il racconto del sindaco Calamai
"Ricordo quando mi chiamarono per avvertirmi che c’era stato un incidente sul lavoro - dice il sindaco di Montemurlo Simone Calamai -, nessuno poteva immaginarsi una tragedia di simili proporzioni, come la morte di una giovane mamma. Quel giorno, ricordo benissimo, calò il silenzio,: fummo tutti colpiti nel profondo; oggi vogliamo lanciare un messaggio affinché le cose cambino. Non si può morire di lavoro, è una battaglia che dobbiamo combattere tutti".