Tra una settimana l’autopsia

Morto in Rsa, riesumata la salma di Samuelli

La richiesta della figlia per scoprire la verità

Morto in Rsa, riesumata la salma di Samuelli
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Il corpo di Gianpiero Samuelli è stato riesumato al cimitero di San Giovanni Valdarno. L’operazione è stata coordinata dal nucleo Nas (Nucleo antisofisticazione) dei carabinieri di Firenze, su disposizione dei pm fiorentini Benedetta Foti e Luisa Serranti, titolari dell’inchiesta. Samuelli era originario di Terranuova Bracciolini anche se viveva da molto tempo a Firenze.

Sono già due le riesumazioni: giovedì è avvenuta quella di Carla Ferretti, un’altra delle vittime in alcune Rsa fiorentine; entrambe sono motivate dai gravi indizi “a carico di ignoti”, riscontrati dagli inquirenti, in merito a “una tossinfezione alimentare che presumibilmente ha determinato o concorso a determinare il decesso” dei tre ospiti delle rsa di proprietà del Gruppo Sereni Orizzonti.

Le indagini e le ipotesi di reato

La salme dei due anziani si trovano all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Careggi, a Firenze;  per i pm le analisi autoptiche potrebbero accertare l’ipotesi di reato, Omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari i reati ipotizzati dagli investigatori in questa prima fase.

Su Samuelli intanto arriva la certezza che la notte di domenica 9 febbraio non è stato colto solo da un leggero disturbo con “vomito e diarrea”, ma è arrivato all’ospedale Santa Maria Nuova dalla rsa Villa Desiderio di Settignano con una “gastroenterite acuta”.

Tre gli anziani morti

Gli altri anziani morti, oltre Samuelli, sono Daria Tanzini, 89 anni, e Carla Ferretti, 80 anni. I primi due erano ospiti della Villa Desiderio di Settignano, mentre la terza vittima in quella di Monsavano a Pelago. La cena ’incriminata’ è avvenuta domenica 9 febbraio, con i primi malori che si sono verificati nella notte di domenica e la mattina del lunedì. I decessi sono invece avvenuti uno lunedì mattina, uno lunedì pomeriggio e uno nella notte tra lunedì e martedì.

Il menù nel mirino era a base di passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza. In totale si sono registrati 114 casi di gastroenterite su 173 pazienti presenti nelle quattro case di cura coinvolte di proprietà della Sereni Orizzonti.

La svolta poptrebbe arrivare dai risultati delle autopsie – che saranno eseguite la prossima settimana – sul corpo dei tre anziani.

 

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