Mostro di Firenze: si torna in aula il prossimo 9 maggio. Due testimonianze mai valutate
Si tratta di nuovi elementi sulla presenza di Mario Vanni sulla scena del delitto a Scopeti, in cui furono uccisi Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili, e su quella del secondo omicidio attribuito al mostro

E 'stata fissata al 9 maggio 2025 l'udienza per l'ammissibilità della richiesta di revisione della condanna all'ergastolo per Mario Vanni.
Il postino di San Casciano era accusato insieme a Giancarlo Lotti Vanni degli ultimi quattro duplici delitti del mostro di Firenze: Montespertoli (1982), Giogoli (1983), Vicchio (1984), Scopeti (1985).
A occuparsene sarà la terza sezione della Corte d'appello penale.
Il presidente Vincenzo Papillo è lo stesso che ha rinviato a giudizio Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina di Nada Cella (la segretaria massacrata nello studio dove lavorava a Chiavari il 6 maggio 1996). A chiedere la revisione sono stati gli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo, che assistono Paolo Vanni, il nipote del postino.
Tra i nuovi elementi, portati dai legali, emergono due testimonianze che non sarebbero state valutate nel corso del processo e smentirebbero Giancarlo Lotti in merito alla sua presenza sulla scena del delitto a Scopeti, in cui furono uccisi Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili, e su quella del secondo omicidio attribuito al mostro.
Inoltre, lo studio scientifico sulle larve rilevate sui cadaveri impone di anticipare di quarantotto ore la data dell'omicidio a Scopeti, stabilita in sentenza l'8 settembre 1985.