Nessun caso di Covid-19 nella Rsa di Villa San Giusto gestita dal gruppo Sereni Orizzonti
Nei giorni scorsi sono infatti risultati negativi tanto i test sierologici.

Nessun caso di Covid-19 nella Rsa di Villa San Giusto gestita dal gruppo Sereni Orizzonti
Nessun caso di Coronavirus è stato finora registrato fra i 30 ospiti e i 24 operatori della RSA “Villa San Giusto” di Prato, gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti”. Nei giorni scorsi sono infatti risultati negativi tanto i test sierologici quanto l’unico tampone su un ospite che fino ad allora era stato tenuto in isolamento cautelativo.
Si tratta di un risultato che premia le buone pratiche di prevenzione rispettate rigorosamente e con grande senso di responsabilità da tutto il personale della RSA. In largo anticipo rispetto alle disposizioni emanate dal governo e dall’amministrazione regionale, già a partire dallo scorso 5 marzo la direttrice Carla Bartolini aveva deciso di vietare ogni ingresso ai parenti degli ospiti e di ridurre al minimo essenziale il contatto con i fornitori delle derrate, garantendo loro un accesso dedicato.
«Infermieri, operatori socio-sanitari e addetti alle pulizie sono stati tempestivamente formati sulle procedure di prevenzione da adottare» spiega Vittorio Pezzuto, responsabile delle relazioni esterne del gruppo “Sereni Orizzonti”. «I nostri operatori hanno sempre lavorato e continuano a lavorare dotati dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti e camici monouso) forniti direttamente dall’azienda, sanificano regolarmente gli ambienti interni, disinfettano i loro cellulari ed evitano un uso promiscuo di materiale».
«Sappiamo bene come questa pandemia stia amplificando preoccupazioni e ansie» aggiunge la direttrice Bartolini. «L’isolamento forzato nel quale si trovano da quasi due mesi i nostri ospiti – persone molto anziane e non autosufficienti – rischia in effetti di incidere negativamente sul loro umore così come su quello dei parenti che non possono più andarli a visitare. Alla primaria tutela sanitaria si deve pertanto unire un’attenzione particolare all’equilibrio emotivo e psicologico dei nostri assistiti. Proprio per questo abbiamo da tempo contattato tutti i familiari degli ospiti, in particolare di quelli allettati, al fine di poter programmare videochiamate WhatsApp». Una soluzione che ha riscosso un grande successo tra i nonni, molti dei quali non erano abituati all’uso delle nuove tecnologie: poter vedere i volti dei propri cari, scherzare e conversare con loro è una medicina preziosa in grado di risollevare il morale di ciascuno. «Le lacrime di gioia e i sorrisi pieni di felicità di queste persone – conclude Pezzuto – sono la migliore ricompensa per i nostri infermieri e operatori socio-sanitari che in queste settimane, con grande professionalità, si stanno sforzando di regalare serenità ai loro assistiti».