Omicidio Maati Moubakir, arrestati altri due giovani a Campi Bisenzio
Sale a cinque la conta degli indagati portati in carcere ai quali è stato contestato l'omicidio volontario con le aggravanti di futili motivi e crudeltà
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Ci sono altri due arresti per l'omicidio del 17enne Maati Moubakir, ucciso a coltellate all'alba del 29 dicembre scorso in via de' Tintori a Campi Bisenzio, dopo una serata passata in discoteca, fatto per il quale è stata già applicata il 10 gennaio un'analoga misura cautelare a carico di tre giovani indagati.
I carabinieri della compagnia di Signa e del comando provinciale di Firenze hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura, dal Gip presso il Tribunale del capoluogo toscano a carico di due giovani rispettivamente di 18 e 22 anni, entrambi residenti a Campi Bisenzio.
Dopo l'esecuzione del primo provvedimento cautelare, le indagini della Procura, avviate sin dalle prime ore successive all'omicidio, "sono proseguite e sono state sviluppate per la completa ricostruzione dei fatti. Ciò ha consentito - ha spiegato il procuratore capo Filippo Spiezia in un comunicato - di rafforzare il quadro probatorio anche a carico dei nuovi soggetti, colpiti dall'odierno provvedimento".
Entrambi i giovani residenti a Campi Bisenzio "sono stati ritenuti gravemente indiziati di aver attivamente preso parte all'evento delittuoso unitamente ad altri". Anche ai due nuovi arrestati è stato contestato l'omicidio volontario con le circostanze aggravanti dall'aver agito per futili motivi e con crudeltà, "alla luce della particolare efferatezza dell'azione criminosa, palesata nell'azione delittuosa nonostante la giovanissima età degli indagati".
Gli accertamenti sulla morte di Maati Moubakir hanno "portato a ricostruire come Maati Moubakir sia stato dapprima inseguito in strada dai cinque indagati, tutti armati di coltelli ed oggetti contundenti, nel corso di una violenta lite originata per futili motivi; successivamente ripetutamente accoltellato in momenti diversi fino a quando, già gravemente ferito, questi cercava di allontanarsi dal luogo dell'aggressione salendo a bordo di un autobus di linea dal quale veniva, tuttavia, fatto scendere con violenza per poi essere mortalmente nuovamente colpito". I cinque giovani si trovano ora tutti presso la casa circondariale di Firenze Sollicciano.