Scattata all’alba di martedì 16 dicembre una vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale di Livorno, coordinata dalla Procura della Repubblica labronica, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di nove persone, ritenute responsabili a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che di reati connessi all’uso di armi, rapina ed estorsione.
L’operazione, denominata “Penny Black”, è scattata dopo la conclusione delle indagini avviate nel settembre 2023 a seguito di un arresto in flagranza per il possesso di oltre 100 grammi di cocaina.
I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Livorno, sono stati eseguiti nelle province di Livorno, Pisa e Prato, con il supporto del nucleo Cinofili dei carabinieri di Santa Maria di Galeria.
Gli indagati sono di nazionalità tunisina e albanese. Sono stati per ora arrestati sette soggetti; uno dei destinatari dell’ordinanza si troverebbe in Spagna, dove sono state avviate le procedure per il rintraccio in ambito internazionale.
Un chilogrammo di hashish e cocaina alla settimana
Durante l’attività dei militari sarebbe emersa l’esistenza di un gruppo operante nella provincia di Livorno, impegnato in un’attività di spaccio con un volume stimato di circa un chilogrammo di hashish e cocaina a settimana. Le indagini avrebbero inoltre permesso di individuare basi logistiche utilizzate per lo stoccaggio della droga e l’impiego di veicoli a noleggio per le attività illecite.
Nel corso dell’inchiesta sarebbero stati documentati anche episodi legati al porto abusivo di armi, all’esplosione di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico a scopo intimidatorio, a una rapina finalizzata all’acquisizione di sostanza stupefacente e a estorsioni connesse al recupero di crediti derivanti da attività illegali.
Sequestrati quantitativi rilevanti di droga, tra cui anche cinque chilogrammi di hashish in un’unica operazione.
Sulla base degli elementi raccolti, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per nove persone. Per altri nove indagati la posizione sarà valutata dopo gli interrogatori.