Prato, dopo l’aggressione in centro la sindaca chiede più forze dell’ordine: “Servono criteri mirati”
Bugetti al Comitato per l’ordine pubblico: “Risorse in base alle esigenze reali, non alla dimensione del territorio”

A pochi giorni dalla brutale aggressione avvenuta in centro a Prato – con un giovane finito in coma, ora fortunatamente fuori pericolo – la sindaca Ilaria Bugetti rilancia con forza la questione sicurezza.
Lo ha fatto ieri mattina, 27 maggio 2025, in Prefettura, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, chiedendo al Ministero dell’Interno un cambio di passo nella distribuzione delle nuove assunzioni delle forze dell’ordine.
La proposta è chiara: abbandonare i criteri automatici legati alla dimensione territoriale e puntare invece su una ripartizione calibrata sulle reali esigenze delle singole città.
"Se le assunzioni verranno distribuite a cascata – ha detto Bugetti – rischieremo di non vedere alcun effetto concreto. È necessario un confronto diretto tra Roma e i territori".
"Prato ha bisogni specifici"
Nonostante le dimensioni contenute della provincia, Prato vive dinamiche complesse da area metropolitana: oltre 200mila abitanti, un’economia manifatturiera tra le più forti del Paese, un importante flusso migratorio e un costante ricambio tra gli agenti in servizio.
"Ogni settimana affrontiamo pensionamenti e trasferimenti. Serve un criterio che tenga conto della pressione reale sulle strutture locali di sicurezza, non dei meri confini geografici", ha ribadito la sindaca.
Al tavolo, insieme a Bugetti, c’erano la prefetta Michela La Iacona e i vertici delle forze dell’ordine. Nessun annuncio ufficiale su aumenti dei controlli, ma confermata l’intenzione di proseguire la collaborazione istituzionale su presidio del territorio e gestione della movida.
Un piano per l’estate
Alla luce dell’episodio di sabato notte e del clima di tensione che si respira in alcune zone del centro, Bugetti ha annunciato un progetto specifico per la gestione dell’estate.
"Non vogliamo spegnere la vitalità della città, ma nemmeno ignorare il diritto al riposo dei residenti. Presenterò un piano operativo alla Prefettura per rafforzare la sicurezza, anche a supporto delle forze dell’ordine".
Nel frattempo, anche alcuni commercianti del centro storico hanno rinnovato la loro disponibilità a collaborare: l’idea è quella di costruire una rete coordinata di segnalazioni, iniziative condivise e percorsi di formazione per migliorare la prevenzione e rafforzare la percezione di sicurezza nelle ore notturne.
Nessuna promessa dal governo, ma un segnale politico forte da Prato. La sicurezza urbana non può essere gestita con soluzioni standardizzate. E oggi, dopo l’ennesimo episodio di violenza, la città chiede di essere ascoltata.