Maxi sequestro di carburante a Prato, dove la Procura della Repubblica ha individuato oltre 6.500 litri di prodotto irregolare in un impianto di distribuzione situato in via Fratelli Cervi. L’operazione, condotta tra il 15 e il 31 ottobre con il supporto della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è scaturita da controlli mirati avviati nei confronti del distributore.
Secondo quanto reso noto dal procuratore Luca Tescaroli, il gestore dell’impianto è ora indagato per frode nell’esercizio del commercio. Gli accertamenti hanno riguardato sia la documentazione amministrativa che gli aspetti tecnici dell’attività, con verifiche sulle giacenze, sui canali di approvvigionamento e sulle registrazioni delle erogazioni.
Durante le ispezioni, i militari hanno prelevato campioni di carburante poi sottoposti ad analisi chimico-fisiche. I primi esami, effettuati dal laboratorio mobile dell’Agenzia delle Dogane di Bologna, hanno subito evidenziato anomalie nel prodotto, portando al sequestro dei serbatoi contenenti il combustibile sospetto.
Le successive analisi di laboratorio, eseguite a Livorno, hanno confermato la non conformità del carburante, riscontrando un punto di infiammabilità anomalo e superiore ai limiti consentiti.
Le indagini proseguono per chiarire la provenienza del carburante e le responsabilità nell’immissione sul mercato di prodotto non conforme, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei consumatori e la tutela della legalità nel settore della distribuzione dei carburanti.