Vittima minacciata di morte

Prato, usura ed estorsioni: tre misure cautelari

Arresti domiciliari per un 42enne cinese pregiudicato, già condannato per tentato omicidio. Coinvolti altri due connazionali

Prato, usura ed estorsioni: tre misure cautelari

Tre misure cautelari a carico di cittadini cinesi accusati di usura ed estorsione sono state eseguite a Prato.

Un uomo ai domiciliari

L’operazione condotta dalla Mobile: il gip abbia ha disposto gli arresti domiciliari per un 42enne pregiudicato, già condannato a dieci anni di reclusione per il tentato omicidio del 29 aprile 2015 in via Cavour, episodio legato a partite di stupefacenti, e ritenuto coinvolto anche nella sparatoria del 29 agosto 2022 al locale M2 di via dei Confini. Per altri due cinesi, di 47 e 46 anni, è stato invece applicato il divieto di dimora nelle province di Prato, Pistoia e Firenze.

L’usura

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre avrebbero vessato e minacciato anche di morte una donna di 33 anni, titolare di una stireria avviata nel 2023 col marito. La vittima, a partire dal giugno 2025, ha deciso di collaborare con la giustizia, denunciando il prestito ricevuto nell’aprile 2024 per 20mila euro, con trattenuta iniziale di 2mila euro, a condizioni usurarie. 

Minacce di morte anche alla famiglia

Secondo l’accusa ci furono anche gravi minacce di morte nei confronti della donna e dei suoi figli. Alcune intimidazioni le furono rivolte nei pressi della sua abitazione. In una circostanza, la vittima fu pure rinchiusa nella base logistica gestita dal 42enne, costretta a firmare documenti di debito sotto la minaccia di essere uccisa insieme ai bambini.