Cybercrimine

Reati informatici, boom in Toscana

+88% in 4 anni gli illeciti contro le aziende del Granducato. L'analisi di Confartigianato

Reati informatici, boom in Toscana
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Un vero e proprio boom: fra il 2019 e il 2023 i reati informatici subiti dalle aziende in Toscana sono aumentati dell'88,3%, dato che pone la regione in testa alla graduatoria nazionale.  Stando all'analisi di Confartigianato, il trend negativo del Granducato precede Veneto (+63,7%), Marche (+56%), Puglia (+54,7%), Lazio (+53,2%), Emilia Romagna (+53%), Piemonte (+47%), Lombardia (+45,5%). In generale, in  Italia i reati informatici denunciati dalle aziende sono aumentati del 45,5% in 4 anni, a fronte della crescita del 10% di tutti gli illeciti a danno dell'attività d'impresa.
"Dalle multinazionali alle piccole imprese - afferma il presidente di Confartigianato Marco Granelli - gli hacker non risparmiano nessuno: servono norme in materia di sicurezza digitale efficaci e facilmente applicabili da tutte le dimensioni d'impresa e incentivi per sostenere gli investimenti a tutela dei dati aziendali. La digitalizzazione se non adeguatamente protetta, espone le aziende a rischi sempre maggiori. Sono necessari conoscenze, strumenti pratici e risorse per difendersi. Ma soprattutto, occorre considerare la cybersicurezza un pilastro fondamentale dell'innovazione e della crescita economica".