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Caccia all'aggressore
Resta in gravissime condizioni il giovane picchiato nel centro di Prato
Il diciassettenne di Campi Bisenzio è ricoverato nel reparto di neurochirurgia, ancora in coma

Giulio Tarducci, il diciottenne di Campi Bisenzio picchiato e ridotto in fin di vita sabato sera a Prato è ancora in condizioni gravissime all'ospedale di Careggi (nella foto di copertina), dove si trova ricoverato nel reparto di Neurochirurgia.
La violenza
Il giovane è stato preso a pugni ed è caduto a terra sbattendo violentemente la testa sulle scale di pietra. Per lui è stato necessario un intervento molto delicato utile ridurre l’edema cerebrale che si è formato su una parete del cranio in seguito alla botta.
La mobile di Prato cerca la persona che si è data alla fuga dopo l’aggressione: si attendono gli esiti delle immagini della videosorveglianza installata nelle strade e nelle piazze del centro che di solito immortalano la movida nel centro pratese.
Il ruolo dell'alcol
Gli inquirenti non scartano nessuna pista, nessuna ipotesi che possa spiegare il motivo di tanta violenza e indagano a 360 gradi. Partendo dal presupposto che la vittima e l’aggressore si conoscessero ad avessero fissato un appuntamento. Per la Procura i giovani erano sobri: nella dunque a che vedere con gli effetti di abuso di alcol, anche se per il momento si attendono riscontri.
L'importanza dei testimoni
Due testimoni hanno assistito all'alterco: la fidanzata diciassettenne del ragazzo che ha avuto la peggio e un'amica. Le dichiarazioni che hanno rilasciato a caldo sono state giudicate piene di contraddizioni e poco chiare: il pm Luca Tescaroli intende interrogarle nuovamente entrambe. Alla sequenza di pugni avrebbero assistito anche una terza donna e forse anche un uomo: qualora fossero rintracciati potrebbero aiutare a dare un volto al giovane che ha ridotto in fin di vita un coetaneo per motivi non ancora chiari.