Spunta un altro nome

Revenge porn, Belgiorno interrogato per 5 ore

Confermate le due lettere anonime trovate a casa sua. Una era senza timbro postale

Revenge porn, Belgiorno interrogato per 5 ore

E’ stato interrogato per quasi 5 ore in procura, Claudio Belgiorno, politico e organizzatore di eventi, estromesso dalle liste delle regionali e uscito da FdI dopo la notizia dell’indagine su di lui: è accusato di concorso continuato nei delitti di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite – revenge porn – e diffamazione ai danni di Tommaso Cocci, suo ex collega di partito e capogruppo nell’assemblea comunale.

Entrambi sino a qualche giorno fa in corsa nel collegio pratese per le elezioni regionali; le vicende che li vedono coinvolti hanno fatto sfumare questa possibilità: sono stati depennati dalle liste.

Due lettere imbustate, di cui “una senza timbri postali”, dunque non spedita e non ricevuta via posta sono state rinvenute nell’abitazione di Belgiorno.

Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli

Gli investigatori hanno confermato gli esiti delle perquisizioni nelle case dell’ex Consigliere comunale FdI, nonostante lui – tramite il suo avvocato Ugo Fanti – abbia respinto le accuse di revenge porn e anche la circostanza delle missive ritrovate: Belgiorno si sarebbe discolpato rispetto alle accuse mossegli: davanti al procuratore Luca Tescaroli e ai sostituti che indagano sul caso, ha presentato una documentazione che secondo gli investigatori “contiene il nome di un altro politico” per circostanziare la vicenda.

Ancora da chiarire se e in che modo il nuovo soggetto sia coinvolto; la vicenda è relativa alle minacce che nei mesi scorsi hanno colpito l’avvocato Tommaso Cocci (FdI), raggiunto da una serie di lettere anonime che lo invitavano a fare un passo indietro nella sua candidatura per le regionali toscane, pena la diffusione di immagini intime e di particolari imbarazzanti sulla vita privata del 34enne.

Oltre a Belgiorno venerdì scorso è stato interrogato Andrea Poggianti, vicepresidente del consiglio comunale di Empoli (anche lui ex FdI), accusato degli stessi reati.