Fermate tre persone

Scambiati per manifestanti, poliziotti picchiati dai cinesi al Macrolotto

Il sindacato Sudd Cobas voleva dare aggiornamenti sulla vertenza in corso all’Euroingro.

Scambiati per manifestanti, poliziotti picchiati dai cinesi al Macrolotto

Ennesimo episodio di violenza al Macrolotto di Prato: lunedì 17 novembre, nel corso di una conferenza stampa indetta dal sindacato Sudd Cobas davanti alla sede di Euroingro, in via Gora del Pero per aggiornare sugli sviluppi della vertenza, alcuni agenti della Digos di polizia in borghese sono stati aggrediti da un gruppo di cittadini cinesi; nella tarda mattinata un gruppo di cinesi si è scagliato contro il presidio organizzato dal sindacato Sudd Cobas che sta cercando di ottenere migliori condizioni di lavoro in quattro aziende ospitate nell’enorme capannone al Macrolotto. A renderlo noto la Procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli.

 

I cittadini cinesi volevano raggiungere un gazebo di lavoratori pakistani e di altre nazionalità che sono in presidio per vedersi riconoscere il contratto di lavoro da imprese della filiera dell’abbigliamento. Gli stessi aggressori, come riporta la procura di Prato, non hanno esitato a scagliarsi e a usare violenza contro la Digos. Due poliziotti della questura di Prato hanno subito lesioni e sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale cittadino.

La procura parla di aggressione da parte di oltre 15 cittadini cinesi usciti dal capannone del Consorzio Euroingro srl, in via Gora del Pero, dove hanno le attività diverse ditte cinesi che producono accessori per l’abbigliamento. Quando il gruppetto ha inteso raggiungere, per ‘punirli’, i lavoratori extracomunitari posizionati a un gazebo del Sudd Cobas nelle vicinanze – per una pacifica manifestazione sindacale contro lo stesso consorzio – gli agenti della Digos sono dovuti intervenire per scongiurare l’aggressione agli operai. Nel tafferuglio il personale della Digos è stato colpito.

La polizia ha comunque bloccato tre cinesi di 27, 30 e 60 anni, regolari in Italia, e la procura procede contro questi per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Indagini in corso per individuare gli altri appartenenti al gruppo uscito dal capannone.