Di Paola Casali (foto di copertina tratta dalla trasmissione Chi l’ha visto) non si hanno più notizie dal 20 febbraio 2011. A 14 anni di distanza la Procura di Agrigento ha convocato un uomo residente in val tiberina per fare luce sulla vicenda. Ma l’unico indagato nel procedimento per la scomparsa della donna che era residente a Milano si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Versioni contraddittorie
Da subito aveva negato di conoscerla, ma messo alle strette dai tabulati telefonici e dalla sua contestuale presenza nel luogo e nel giorno della scomparsa (20 febbraio 2011), il 60enne cambiò versione affermando di conoscerla, ma di non avere con lei nessuna relazione mentre per gli inquirenti avrebbe stretto una relazione con Casali dopo la fine del matrimonio della scomparsa.
L’iniziale archiviazione del caso
Evidentemente la magistratura vuol vederci chiaro, dal momento che le sue versioni contraddittorie non hanno mai convinto gli inquirenti, neppure nel 2014, quando il caso era stato archiviato con la formula “il fatto non sussiste”. Le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Agrigento, continuano e nei prossimi giorni verranno ascoltate altre persone informate sui fatti. Le tracce della donna si perdono la domenica 20 febbraio di 14 anni fa a Licata, quando la donna telefona a una delle due figlie chiedendole di sottoscrivere un prestito di 5mila euro probabilmente perché aveva una dipendenza dal gioco del bingo e si era indebitata.
La riapertura delle indagini
Nel 2021 le indagini sulla misteriosa scomparsa sono state riaperte grazie alle figlie Elena e Marika, secondo le quali la donna, non si sarebbe allontanata volontariamente.