cronaca

Smette di pagare la maga e lei minaccia di sfigurarla con l’acido

Una donna di 34 anni ha vissuto una brutta esperienza per questioni di cuore.

Smette di pagare la maga  e lei minaccia di sfigurarla con l’acido
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Smette di pagare la maga e lei minaccia di sfigurarla con l’acido

Riti magici per conquistare il cuore di un uomo a Signa. Sembra una storia di altri tempi e invece è avvenuta nel terzo millennio. Protagoniste della vicenda due donne residenti a Signa: T.M., 34enne, che si definisce maga, di origini baresi e la sua vittima di 36 anni. La vittima aveva deciso di rivolgersi alla maga che aveva conosciuto tramite Facebook per risolvere i suoi problemi amorosi. Per la donna, visto anche il momento di debolezza che stava vivendo, non era stato difficile cercare un conforto nella sedicente maga che diceva di essere specializzata in ricongiungimenti e capace di far breccia nel cuore di chiunque grazie a filtri e sortilegi d’amore da lei preparati. Proprio grazie a queste sue “doti” la maga era riuscita a convincere la vittima ad affidarsi a lei per conquistare il suo beneamato.
Ovviamente il lavoro va pagato, anche se si tratta di questioni di cuore e la vittima aveva iniziato a fare dei versamenti di un migliaio, mediante accrediti postepay alla sedicente maga.
Anche la pazienza ha un limite e quando la donna innamorata si è accorta che, nonostante i riti magici, l’uomo di cui si era innamorata non mostrava alcun segnale di interessamento nei suoi confronti, ha capito che qualcosa non andava e ha deciso di interrompere i rapporti con la ma e di non versarle più un soldo.
Una decisione che non è andata a genio alla 34enne che ha fatto di tutto pur di non perdere un guadagno facile.
La donna quindi si è messa subito al lavoro prima cercando di convincere la sua vittima che le cose sarebbero cambiate, poi, quando si è resa conto che non riusciva a convincerla è passata alla minacce dicendole che l’avrebbe sfigurata con l’acido.
A quel punto la 34enne ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Signa, i quali, dopo i dovuti accertamenti hanno smascherato l'autrice del reato, già nota per condotte analoghe, denunciandola per truffa e tentata estorsione.

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