Tragedia nel carcere di Prato, detenuto si suicida
La vittima, del 1993, ha inalato gas da un fornellino
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Suicidio nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio nel carcere della Dogaia a Prato. Un detenuto del 1993 si è tolto la vita inalando il gas di un fornellino che aveva in cella. Sul posto sono intervenuti per i rilievi la squadra mobile e la scientifica; la procura ha disposto l'autopsia.
Chi era la vittima
La Uil Pa polizia penitenziaria ha riferito che la vittima è un detenuto di origine nordafricana, poco più che ventenne, ancora in attesa di processo per reati di droga ed altro. "Si ricomincia la conta dei suicidi all' interno della casa circondariale di Prato - commenta il segretario regionale Eleuterio Grieco -. Il suicidio sembrerebbe avvenuto attraverso l'inalazione di gas delle bombolette in uso alla popolazione detenuta per riscaldare gli alimenti. Purtroppo l'intervento tempestivo del personale di polizia penitenziaria e del personale di sanitario in soccorso non è servito a scongiurare la morte avvenuta con l'arrivo dell'ambulanza e dell'auto medica inviata dal locale 118".
La situazione nelle carceri
Grieco ricorda come il carcere di Prato conti oggi oltre 630 detenuti con una capienza stimata a 480. "Con il personale insufficiente, con un comandante in missione non effettivo ed un direttore reggente; la carenza dei sottufficiali, figure chiavi nella gestione dell istituto, sono circa del 70%". "Proprio in queste ore - ha aggiunto - come segretario generale regionale della Uil Pa polizia penitenziaria ho ribadito al provveditore della Regione Toscana chiarimenti e un urgente incontro sulla situazione delle carceri di Prato, Firenze Sollicciano e Livorno istituiti di primo livello superiore con grossissime criticità dove l'amministrazione regionale continua a non ascoltare il nostro grido di allarme. I vertici dell'amministrazione penitenziaria regionale - conclude - sono distanti dai problemi e dai bisogni reali del personale costretti a lavorare fuori dal rispetto delle normative contrattuali e di sicurezza sui luoghi di lavoro".