Vittima un 17enne

Ucciso dopo la discoteca, partito il processo in corte di assise

I cinque imputati di omicidio lo scambiarono per un altro

Ucciso dopo la discoteca, partito il processo in corte di assise

Si è aperto lunedì 15 dicembre davanti alla corte di assise di Firenze il processo per l’omicidio di Maati Moubakir, il ragazzo di 17 anni inseguito e ucciso dal ‘branco’ la notte del 29 dicembre 2024 a Campi Bisenzio (Firenze) mentre si accingeva a prendere l’autobus dopo la discoteca per tornare a casa a Certaldo.

Cinque gli imputati: Diego Voza, 18 anni; Denis Alexander Effa Ekani, 22 anni; Denis Mehmeti, 20 anni; Ismail Arouii, 20 anni; Francesco Pratesi, 18 anni. Abitano con le loro famiglie fra Campi Bisenzio e Prato ed avevano un’occupazione lavorativa.

Per tutti e cinque l’accusa è di concorso in omicidio volontario aggravato dall’aver agito per futili motivi e con crudeltà, per la particolare efferatezza dell’azione criminosa e la giovanissima età.

Nell’aula bunker, il presidente della corte Dolores Limongi ha ammesso solo 25 persone per motivi di sicurezza, in considerazione della massiccia presenza di amici della vittima rilevata alla precedente udienza.

I difensori hanno chiesto la nullità del decreto di citazione con rinvio degli atti in procura a causa della indeterminatezza della condotta e delle aggravanti contestate nel capo di imputazione ai cinque imputati ed hanno posto una questione di illegittimità costituzionale legata alla riforma dell’accesso al rito abbreviato. La corte d’assise di Firenze deciderà sui punti il prossimo 12 gennaio 2026.

Maati vittima di uno scambio di persona

Quella notte, secondo l’accusa, Maati sarebbe stato inseguito e ucciso, per un errore di persona. Il 17enne era arrivato da Certaldo con un gruppo di amici. Nel locale c’erano anche due ragazze legate a un’altra compagnia. Queste avrebbero puntato il dito su un giovane che era al fianco della vittima, accusandolo di aver rubato, mesi prima, una sigaretta elettronica.

Il giovane avrebbe reagito sputando in direzione delle due. Sembrava un atto finito lì. In realtà, le due ragazze, all’uscita della discoteca, avrebbero chiamato gli amici per segnalare il ladro, autore anche dell’affronto.

Nel frattempo, Maati e i suoi amici, ignari di questa situazione, avevano lasciato il locale per raggiungere i mezzi pubblici e far ritorno a casa. Ma Diego Voza e gli altri quattro amici lo hanno inseguito per punirlo. Non solo ci fu un omicidio efferato, ma anche errore di persona: Maati era riuscito a salire sul bus, era quasi in salvo, ma è stato tirato giù dal branco affamato di “vendetta” e finito sull’asfalto con cinque coltellate. Il bus di Autolinee Toscane ha chiuso le porte e ha proseguito per la sua strada.