Ucciso e fatto a pezzi in Colombia giovane biologo che aveva studiato alla Normale di Pisa
Alessandro Coatti aveva vissuto in Toscana dal 2005 al 2010

Tragedia in Colombia dove è stato trovato il corpo senza vita di un 38enne italiano ricercatore della Royal Society of Biology di Londra, Alessandro Coatti. Una vicenda che ha sconvolto anche la Toscana, visto che il 38enne, biologo molecolare originario della provincia di Ferrara, si era laureato all’Università di Pisa. In particolare, dal 2005 era era stato allievo della Scuola Normale Superiore fino al 2010, anno appunto della laurea.
L'omicidio e la valigia
La scoperta choc, a Santa Marta, risale a domenica 6 aprile. Da lì sono scattati gli esami di rito che hanno dato un nome a quell'uomo prima ucciso e poi fatto a pezzi prima di essere deposto in una valigia. Dalla ricostruzione delle forze di polizia della zona, sembra che Coatti fosse in vacanza ed alloggiasse in un ostello della città; qui era arrivato nei giorni precedenti e da venerdì 4 aprile era sparito. La sua assenza ha suscitato preoccupazione tra i suoi amici, che hanno tentato invano di contattarlo. È allora che sono iniziate le ricerche, fino alla tragica scoperta.
L'interessamento della Farnesina
La Farnesina ha confermato la morte in Colombia del ricercatore. Il ministero spiega che l'ambasciata italiana nel Paese sudamericano segue "da vicino" la vicenda in stretto coordinamento con le autorità locali. Il Ministero degli Esteri italiani è in contatto anche con i familiari del connazionale deceduto.
In Colombia indagini e... ricompense
Intanto le autorità colombiane hanno offerto una ricompensa fino a 50 milioni di pesos (circa 10mila euro) a chiunque fornisca informazioni rilevanti che possano portare alla cattura dei responsabili del brutale omicidio. Al momento il crimine non ha neppure un movente.