Versilia: ecco cosa succede questa estate
Marco Daddio: "Mi sento di tranqullizzare i nostri clienti Pratesi e fiorentini"

Versilia: ecco cosa succede questa estate
«Quest’estate non cambiare, stessa spiaggia stesso mare», cantava Mina. Beh, il rischio è che, quest’estate, per moltissime famiglie non si ponga nemmeno la questione di scegliere la località di mare per trascorrere le proprie vacanze. L’emergenza sanitaria costringerà infatti tanti a non poter concedersi neppure una settimana di relax. Vuoi per una questione economica, vuoi per l’incertezza legata a quali saranno le misure imposte dal Governo per regolamentare il comportamento dei turisti sulle spiagge italiane. Comprese ovviamente quelle della Versilia, dove nei giorni scorsi i balneari hanno fatto sentire la propria voce in un momento complicatissimo per la loro categoria. In che modo? Organizzando un flash mob, durante il quale gli stabilimenti sono stati aperti per un’ora. Un atto simbolico, voluto per lanciare un chiaro messaggio alle autorità. «Occorre al più presto un protocollo nazionale, che poi andrà rivisto regione per regione, spiaggia per spiaggia. Ma c’è bisogno di un’accelerata, perché vogliamo ripartire il prima possibile, naturalmente in sicurezza – le parole del presidente dell’Associazione Balneari del Lido di Camaiore, Marco Daddio – Abbiamo già subito dei danni ingenti, dato che il mese di aprile è da sempre quello delle prenotazioni e, sotto questo punto di vista, siamo a zero per adesso. In più c’è da considerare che anche maggio è sostanzialmente rovinato. Questo significa che le perdite raggiungeranno centinaia di migliaia di euro, guardando solo alla Versilia». Versilia che tuttavia è fortunata rispetto a tante altre località marittime: quella di avere a disposizione delle spiagge di grosse dimensioni. «Ecco perché mi sento di tranquillizzare i clienti pratesi, fiorentini e in generale tutti coloro che sono soliti sceglierci come meta per le loro vacanze. Qui l’estate si potrà passare in sicurezza. Non sarà infatti un grosso problema per gli operatori garantire il distanziamento degli ombrelloni, anche perché non servono strane invenzioni come box in plexiglass o siepi per far sì che ciò accada». Le preoccupazioni di Daddio sono invece altre. «La paura è che, vedendo il mare, la gente si lasci un po’ andare nella zona del bagnasciuga. Bisogna educare i turisti, questo è fondamentale, perché non si può prescindere dal loro rispetto delle norme. Stiamo chiedendo particolare attenzione al Governo nel regolamentare lo spostamento da un lido a un altro e la dinamica del salvataggio da parte dei bagnini. Ma le possibili difficoltà sono legate pure all’igienizzazione di tutte le strutture e la continua sanificazione. Gli stabilimenti della Versilia poi racchiudono diverse attività al loro interno: il salvamento, l’affitto degli ombrelloni, dei natanti e delle case vacanza, il ristorante…Sono tutte dinamiche che hanno una gestione e dei protocolli diversi fra loro». E pure dei costi alti che, sommati a quelli che andranno effettuati per l’applicazione delle misure di sicurezza, potrebbero portare alcuni bagni a prendere la decisione di non aprire nemmeno. «Non nascondo che questa è un’analisi a cui tanti stanno pensando - ha detto Daddio - Sarà difficile fare un Business plan, anche perché non sappiamo il flusso turistico che effettivamente arriverà. Sicuramente sarà contingentato, poi vedremo se ci saranno delle limitazioni riguardo agli spostamenti da regione a regione. Il rischio è che molti stabilimenti, a fine stagione, non avranno la forza per continuare a vivere. Ma mi aspetto degli aiuti da parte del Governo, specie nei confronti di chi non potrà garantire le norme di sicurezza e che quindi dovrà rimanere chiuso quest’estate. Non è comunque il caso degli stabilimenti della Versilia». Che nel frattempo non se ne stanno con le mani in mano. «Sul nostro litorale, tutti i bagni si stanno occupando dei classici lavori di manutenzione che fanno ogni anno in questo periodo. Fra questi ovviamente non rientra il “montare la spiaggia”, dato che non conosciamo ancora le precise leggi in tema di distanziamento sociale che andranno applicate. Gli incontri con i sindacati sono pressoché quotidiani e da parte di noi balneari c’è una voglia matta di aprire al pubblico. Anche perché la gente, almeno chi potrà permetterselo, avrà bisogno di noi per svagarsi dopo un periodo tremendo – la chiosa finale di Daddio – Capisco benissimo i timori generali, vedi per esempio quelli legati a quando indossare la mascherina – che mio avviso sarà obbligatoria in caso di affollamento sul bagnasciuga, non sotto gli ombrelloni – ma posso affermare che la Versilia è davvero un luogo dove si potrà trascorrere un’estate in sicurezza».