“L’andazzo. Gusti, maniere e mode nelle arti attraverso i secoli‘. Questo il filo conduttore della nuova edizione di ‘Brevissime. Lezioni di storia delle arti’.
Otto le conferenze, da 45 minuti l’una, in programma al Museo Bardini di Firenze: la nuova rassegna promossa da Brevissime Ets inaugura la collaborazione con i Musei civici fiorentini.
“Vogliamo raccontare dei momenti storici, che vanno dal 1300 al Ventennio fascista, in diversi ambienti culturali in cui tutti si sono adeguati a seguire certe istanze”, spiega Ginevra Marchi, presidente di Brevissime Ets.
La stagione autunnale è partita il 23 settembre con Antonella Nesi, una conferenza su mercato antiquario e cultura del gusto tra XIX e XX secolo.
Appuntamenti di ottobre
Prossimo appuntamento il 2 ottobre con Andrea G.De Marchi che analizza l’irrompere della finanza nell’arte ottocentesca mentre il 16 ottobre Claudio Paolini racconta la rivoluzione urbanistica di Firenze Capitale; il 23 ottobre riflessone di Sofia Gnoli sulla moda in Italia a cavallo tra le due guerre mondiali.
Appuntamenti di novembre
Novembre si apre giovedì 6 con Enrico Colle e la moda delle cineserie che investì in Europa tutti i campi delle arti tra 1600 e 1700, poi Patricia Lurati il 13 sugli incontri tra i mercanti fiorentini del Trecento e gli animali esotici in Terrasanta. Quindi il 20 Luca Scarlini con l’egittomania, diventata punto di riferimento della cultura esoterica in Europa, e Fabrizia Lanza il 27 sul cambiamento del gusto gastronomico ispirato alla cucina francese a inizio 1800.
L’appuntamento del 4 dicembre
Infine il 4 dicembre Carlo Sisi illustra la fortuna del tema antico nell’arte figurativa nella seconda metà del 1800.
Lezioni di 45 minuti “per indagare i momenti nei quali si portano delle modifiche al costume, alla storia, al modo di vivere la città – commenta l’assessore alla cultura di Firenze Giovanni Bettarini –. Conferenze per conoscere le idee del tempo, ‘l’andazzo’, che oggi definiamo trend e che in alcuni momenti precisi della nostra storia ha dettato dei cambiamenti che poi sono diventati stabili. Le Brevissime sono un modo bello di vivere il museo Bardini e di conoscere la storia”.