E’ stata data esecuzione a provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti di indagati veneti e toscani.
Il blitz stamattina all’alba
Il 1° giugno 2020 alle 6, nell’ambito di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Padova, Benedetto Roberti, e avviata nel febbraio scorso dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Treviso, assieme ai comandi provinciali di Lucca, Pistoia, Prato, Grosseto, Massa Carrara, Brescia e La Spezia, è stata data esecuzione a provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti di indagati veneti e toscani. Articolato lo spiegamento di forze che ha visti impegnati decine di militari dell’Arma nelle province di Veneto, Lombardia, Toscana, Liguria, con l’ausilio di unità cinofile antiesplosivo, Nucleo elicotteri e Vigili del fuoco.
Gli arrestati
Cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite, 14 le perquisizioni nei confronti di nove soggetti per furto aggravato continuato, detenzione e porto abusivo di armi, esplosivo, riciclaggio e favoreggiamento personale. Nel corso dell’operazione arrestata anche la compagna di uno degli indagati che dovrà scontare 6 anni e 4 mesi (e dieci giorni) di reclusione per numerosi furti aggravati in abitazione ai danni di anziani commessi da gennaio 2014 ad agosto 2017, nelle province di Padova e Udine.
- Major Janco, 46enne domiciliato a Paese (Tv)
- Gabrieli Naika, 40enne residente a Istrana (Tv)
- Grisetti Laki, 36enne residente a Castelfranco Veneto (Tv), ma di fatto senza fissa dimora
- Ferri Liliano, residente ad Altopascio (Lu)
- Negro Guido Dejan, 25enne domiciliato a Viareggio (Lu)
- Colombo Chiara, 32enne residente a Castelfranco Veneto (Tv), di fatto senza fissa dimora
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Colombo Chiara
Negro Guidi Dejan
Major Janco
Grisetti Laki
Gabrieli Naika
Ferri Liliano
Le indagini
Le indagini scaturiscono da una paziente e minuziosa attività investigativa volta ad identificare i componenti di una banda ritenuti responsabili di furti pluriaggravati, consumati e tentati, mediante l’utilizzo di congegni esplosivi ai danni di Atm di istituti bancari e postali della provincia di Firenze, Pisa, La Spezia, Massa Carrara, che ha fruttato un bottino di circa 250mila euro in contanti. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa in relazione a tre assalti Bancomat avvenuti nelle prime ore del 29 febbraio 2020 a Empoli, San Miniato e Ameglia. Inoltre il gruppo è indagato in stato di libertà per ulteriori tre assalti avvenuti il 22 febbraio 2020 a Fosdinovo, Montignoso e Pontasserchio. La banda si muoveva tra Veneto, Toscana e Liguria con un’auto di grossa cilindrata risultata rubata e con targhe clonate. Gli arrestati avevano la disponibilità di una pistola semiautomatica, ordigni esplosivi che venivano utilizzati per far saltare gli sportelli Atm in aria, di strumenti di effrazione e scanner per intercettare le comunicazioni delle Forze dell’ordine. Le basi del gruppo erano in provincia di Treviso e di Pistoia, infatti la banda poteva contare su garage ed alloggi sottraendosi alle ricerche delle Forze dell’ordine dopo i colpi effettuati.