Ex ippodromo Le Mulina, Danti: "Avviato il procedimento di decadenza del concessionario"
L'assessore al patrimonio: "Non era più tollerabile situazione nel quale si trova il complesso immobiliare"

Il Comune di Firenze ha avviato il procedimento di decadenza del concessionario dell'ex ippodromo le Mulina, la Pegaso srl. Lo ha annunciato l'assessore al patrimonio Dario Danti rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, al question time presentato dalla vicecapogruppo del Pd Alessandra Innocenti.
"Il procedimento di adozione dell’atto finale di revoca - ha spiegato l'assessore - si concluderà entro il termine di 60 giorni dalla notifica della comunicazione".
"Non era più tollerabile situazione nel quale si trova il complesso immobiliare - ha sottolineato Danti ripercorrendo nel suo intervento le varie tappe della vicenda - la scorsa settimana è stato effettuato, su richiesta dell’amministrazione comunale al comitato provinciale per la sicurezza pubblica, uno sgombero da parte della polizia municipale in collaborazione con prefettura e la questura".
"Tutto ciò ha contribuito a conclamare ed ulteriormente aggravare le responsabilità a carico del concessionario - ha proseguito - che ha omesso di svolgere il suo ruolo di custode del bene tollerandone l’occupazione ed alimentando di fatto il degrado e l’insicurezza a danno non solo dell’immobile, ma anche della collettività che frequenta la zona".
"Essendo trascorsi i termini indicati nelle comunicazioni di intimazione e diffida - si legge nell'atto notificato a Pegaso srl - e continuando a persistere il grave inadempimento di quanto oggetto dell’atto di concessione e più volte richiesto, avendo di fatto il concessionario lasciato il complesso immobiliare in uno stato di grave ed intollerabile abbandono e degrado, l’amministrazione con la presente prende formale atto dell’inadempimento ai fini della decadenza dalla concessione dell’immobile in oggetto".
Inaugurato nel 1885, l’ippodromo ha ospitato competizioni ippiche fino alla sua chiusura nel 2013. Da allora, la struttura è rimasta inutilizzata, diventando oggetto di discussioni riguardo al suo futuro e a possibili progetti di riqualificazione.