Prato, avviso di garanzia alla sindaca: le reazioni del mondo politico
Barabotti (Lega): "Se conferma domiciliari Bugetti si dimetta"
Da una parte la solidarietà e gli attestati di fiducia del Pd alla sindaca di Prato Ilaria Bugetti, indagata per corruzione dalla Dda di Firenze, che ha chiesto per lei anche gli arresti domiciliari.
Dall’altra un centrodestra che chiede di fare chiarezza e, soprattutto, di evitare che l’inchiesta giudiziaria sulla persona della sindaca possa avere ripercussioni sull’attività amministrativa del Comune. Sono queste le prime reazioni alla notizia che davenerdì 13 giugno sta provocando un vero e proprio terremoto politico a Prato e non solo.
Il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti: “Siamo garantisti. Ilaria Bugetti rimane innocente fino a condanna definitiva – dice -. Tuttavia, qualora la richiesta di arresti domiciliari fosse confermata, il sindaco di Prato dovrebbe dimettersi immediatamente. Il buonsenso e l’amore per la città di Prato devono prevalere. La terza città del centro Italia ha infatti bisogno di una guida presente e pienamente legittimata, sopratutto alla luce delle difficoltà che vive il suo distretto tessile e le gravi criticità legate alla presenza stabile delle mafie straniere sul territorio, in particolare quella cinese”.
Le reazioni nel centrosinistra
Nel centrosinistra tra i primi ad esprimere soldarietà a Ilaria Bugetti è stato il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi: “A nome mio e del Pd Toscana – dice – esprimo piena vicinanza e affetto alla sindaca di Prato Ilaria Bugetti, che sono certo saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti e la correttezza del suo lavoro, correttezza che la contraddistingue sia a livello politico che morale. Profondo rispetto e massima fiducia nell’operato della magistratura affinchè sia fatta chiarezza in questa vicenda giudiziaria in cui Ilaria ha mostrato fin da subito collaborazione con le autorità predisposte”.
Il deputato Pd Marco Furfaro ha aggiunto: “Conosco Ilaria da anni, so della sua integrità e della sua dedizione al servizio pubblico. Ha fatto bene a mettersi immediatamente a disposizione della magistratura, dimostrando ancora una volta il suo rispetto per le istituzioni e la trasparenza che ha sempre contraddistinto il suo operato. Confido nel lavoro della magistratura e sono certo che tutto si chiarirà presto e che Ilaria potrà continuare il suo prezioso lavoro per la città di Prato. Le sono vicino in questo momento con l’affetto e la stima di sempre”.
Solidarietà anche da parte dell’eurodeputato Dario Nardella: “Sono vicino all’amica e collega sindaca Ilaria Bugetti, ribadisco il massimo rispetto dell’operato dei magistrati e confido vivamente che la sindaca saprà chiarire ogni aspetto relativo alla limpidezza del suo operato. Le mie considerazioni nascono dalla conoscenza del modo di lavorare di Ilaria che, come ha dichiarato mettendosi a totale disposizione della magistratura, è sempre stato improntato al bene comune”.
Solo in serata è arrivato il commento del presidente della Regione Eugenio Giani: “Conosco e apprezzo Ilaria Bugetti per la sua dedizione alla città di Prato e la sua passione nell’impegno politico. Le sono vicino, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e certo che saprà rispondere con chiarezza e trasparenza a quanto sollevato dal procedimento in atto.”
Le reazioni nel centrodestra
I gruppi di opposizione in Consiglio comunale hanno diffuso una nota congiunta: “Fratelli d’Italia, Lega per Salvini Premier, Forza Italia, Lista Civica Gianni Cenni Sindaco esprimono forte preoccupazione in merito alla notizia: (...) In attesa che la magistratura si pronunci sull’eventuale accoglimento della misura richiesta, riteniamo doveroso evidenziare il complesso scenario che si va prefigurando. La città di Prato si trova ora a dover affrontare un passaggio estremamente delicato, che – indipendentemente dall’esito finale dell’inchiesta – rischia di compromettere l’operatività – già discutibile – dell’amministrazione comunale in carica. Riteniamo fondamentale che, in questa fase, venga mantenuto il massimo rispetto per l’attività della magistratura e per i diritti delle persone coinvolte, ma al contempo auspichiamo che, chi riveste incarichi pubblici – e in particolare la carica di sindaco – garantisca non solo la correttezza sostanziale del proprio operato, ma anche la piena agibilità istituzionale e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. All’esito delle decisioni che verranno assunte dai giudici competenti nei prossimi giorni, i gruppi consiliari di opposizione valuteranno con senso di responsabilità e nell’interesse esclusivo della città quali iniziative intraprendere nelle sedi istituzionali opportune”.
La deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta dice: “Prato è una città che ha necessità di un sindaco forte, senza ombre, capace di difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini. Qualcuno che possa avere la schiena dritta e la determinazione di contrastare la mafia cinese, gli altri fenomeni criminali, dalle molteplici nature, rispetto ai quali troppo spesso alcuni voltavano lo sguardo dall’altra parte, che infestano il nostro territorio, senza dover dire troppi grazie a possibili finanziatori opachi. Non entriamo nel merito delle accuse rivolte al sindaco Bugetti, crediamo nella presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ma reputavamo già debole e inadeguata Ilaria Bugetti ben prima di questa vicenda. Rispetto a quanto accaduto, crediamo che per Bugetti sia ancor più impossibile guidare la città con la serenità che serve. E ci auguriamo, da pratesi prima di tutto, che ne possa prendere reale consapevolezza nelle prossime ore. I cittadini meritano trasparenza”.
Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli commenta così: “Non mi sento di attaccare personalmente Ilaria Bugetti, con la quale ho condiviso anni di politica seppur zeppi di accese battaglie che ci contrapponevano. Ha ricevuto un avviso di garanzia non è stata condannata. Credo però che una riflessione vada fatta sull’opportunità del metodo di gestione del potere del Pd in Toscana e sulla connivenza opportunistica di buona parte della classe dirigente. Gestire il potere in funzione del potere, alimentando clientele, anteponendo il partito alle istituzioni, usando quest’ultime come campo di battaglia per risolvere i propri problemi interni di corrente, non onora la costituzione e ne offende la dignità. La politica si fa con la politica, fare il tifo per la distruzione dell’avversario per via giudiziaria non mi appartiene e non mi apparterrà mai”.
Il deputato e componente della commissione Antimafia di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti dice: “Alla luce dei fatti emersi a Prato, che hanno portato alla richiesta di arresti domiciliari del sindaco Ilaria Bugetti per l’ipotesi di corruzione, chiederò al presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, di fare richiesta degli atti alla Dda di Firenze. Ritengo doveroso approfondire il filone che riguarda l’inchiesta che sta riguardando il sindaco di Prato, anche alla luce del lavoro che la commissione Antimafia ha portato avanti negli ultimi mesi legato al filone della mafia cinese, e che è culminato nella presenza della commissione stessa a Prato qualche mese fa”.