L'appello

Carenza di personale nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Prato

Cesario (NurSind): “L’azienda rispetti gli impegni presi in Prefettura. Tre operatori non bastano, ne serve uno in più. E la guardia giurata fissa H24"

Carenza di personale nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Prato
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E’ sempre molto critica la situazione nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale di Prato, che all’inizio di gennaio era stato teatro di un’aggressione di un paziente a due infermiere e un’oss.

In questo momento - si fa sapere dalla segreteria territoriale di Prato del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche - i posti letto occupati nel reparto sono 13, a fronte di una presenza organica di soli 3 operatori.

I numeri secondo NurSind

"Ci troviamo davanti a una situazione molto complessa - spiega il segretario territoriale Roberto Cesario -. Nel corso dell’incontro che abbiamo avuto in Prefettura a gennaio, la direzione dell’Azienda si era presa l’impegno di assegnare almeno un’unità in più, cosa che a oggi non è avvenuta.

Nursind chiede che il reparto sia dotato degli stessi operatori presenti negli altri Spdc dell’Asl Toscana Centro, dove con uguale o minor numero di posti letto il personale è di 4 unità.

A fronte dei 375 ricoveri all’anno, della continua copertura dei turnover (personale mancante non sostituito, malattie e assenze varie) e delle aggressioni avvenute negli ultimi mesi chiediamo di tener fede all’impegno preso con la Prefettura e di assegnare il personale mancante in modo da poter garantire la corretta assistenza ai pazienti, la giusta suddivisione del carico di lavoro tra gli operatori e la sicurezza per entrambi.

Chiediamo, infine, la presenza di una guardia giurata H24 in reparto".

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