Unifi, inaugurazione dell'anno accademico. Botta e risposta tra la rettrice e il Ministero
Non sono piaciute a Roma le dichiarazioni di Petrucci secondo cui l'Università sta attraversando una delle fasi più cruciali della sua esistenza
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L’Università del futuro richiederà percorsi fondati sull’interconnessione dei saperi, il pensiero analitico e creativo, l’adozione di nuovi paradigmi e metodologie didattiche in grado di sfruttare le potenzialità del digitale e dell’intelligenza artificiale.
In questa direzione si muove l’impegno dell’Università di Firenze che ha inaugurato oggi l’anno accademico 2024/25 con una cerimonia che si è svolta presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, davanti a oltre cinquecento persone.
Declino demografico, competizione globale, scarsità di risorse, rapida obsolescenza dei saperi minano la sopravvivenza del sistema universitario, ma la complessità del cambiamento può essere affrontata, proiettandosi “oltre” – come ha ripetuto la rettrice Alessandra Petrucci – governando, cioè, gli effetti delle tre transizioni (tecnologica, ecologica e demografica) e i profondi cambiamenti che "ridisegnano l’organizzazione dell’Università e il suo ruolo nella ricerca, nel trasferimento delle conoscenze e nella formazione di nuove professionalità", nel rispetto della sostenibilità economico- finanziaria.
All’inizio della sua relazione la rettrice ha sottolineato la grande partecipazione agli eventi del Centenario da parte della città, "destinataria e protagonista" delle tante iniziative in programma. Ha poi condiviso alcune riflessioni sulla didattica, sulla necessità di "istruire ed educare attraverso l’apprendimento attivo e cooperativo" e "di favorire una mentalità che permetta ai nostri giovani di costruire futuri sostenibili e inclusivi".
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Subito la replica del Ministero dell'Università e della Ricerca
Non sono piaciute le parole della rettrice Petrucci al Ministero dell'Università e delle Ricerca:
"La rettrice – dicono dal Ministero - non può non sapere che l'Università di Firenze ha ricevuto 251.931.553 euro come Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2024, con un incremento del 13,21% rispetto al 2019, pari a un +29,3 milioni di euro.
Ulteriore stupore nasce dal fatto che la rettrice decida di ignorare le dichiarazioni pubbliche del ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, che durante gli Stati generali organizzati dalla Crui, la Conferenza dei rettori, ha annunciato che l'Ffo, il Fondo di finanziamento ordinario 2025, non solo sarà più alto rispetto al 2024, ma supererà il record storico del 2023".
Ma per l'Università di Firenze è un anno da record
Undicimila sono le matricole che hanno scelto l’Università di Firenze lo scorso autunno, il miglior dato degli ultimi venti anni. Di rilievo, nelle materie STEM, la presenza femminile pari al 44% a fronte del dato nazionale del 36,9%.
Allo stesso modo, anche nell’ambito della ricerca scientifica l’Ateneo conferma di essere una delle istituzioni di primo piano del Paese: Firenze è tra le prime dieci realtà italiane per progetti di rilevante interesse nazionale finanziati (PRIN) ed è sesta per numero di progetti europei Horizon sovvenzionati. Prosegue, inoltre, l’impegno all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): l’Ateneo è alla guida del partenariato AGE-IT, che mette al centro della ricerca la sfida di una società che invecchia, e coordina l’ecosistema dell’innovazione Tuscany Health Ecosystem, dedicato alle scienze della vita.
La rettrice ha ricordato anche il crescente ruolo dell’Università nella "terza missione", come "produzione di servizi per la collettività e progettazione di pratiche di attivismo civico e di partecipazione democratica", azione che si affianca all’impegno per favorire il benessere psico-fisico: su un piano istituzionale, attraverso la rete universitaria europea EUniWell, e attraverso misure concrete nel campo dell’inclusione e del contrasto alle discriminazioni (interventi psicologici per gestire il disagio, iniziative per sostenere il diritto allo studio, l’accessibilità, le pari opportunità).
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Per quanto riguarda l’edilizia, è stato ricordato che tra i progetti di rilevanza strategica si sta provvedendo "all’adeguamento e all’ampliamento del plesso aule dell’area di Careggi e ai lavori per l’insediamento del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali e della Scuola di Agraria presso il Campus di Sesto Fiorentino”.
La cerimonia, svoltasi il giorno dell’anniversario della scomparsa dell’Elettrice Palatina, è stata dedicata ai 250 anni del Museo di Storia Naturale dell’Ateneo: il 21 febbraio 1775 veniva inaugurata la Specola, il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta al pubblico, che costituisce l’origine delle collezioni scientifiche universitarie. La ricorrenza verrà festeggiata con un ricco calendario di eventi lungo tutto l’anno.
Alla cerimonia hanno portato il loro saluto la sindaca di Firenze, Sara Funaro, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Sono intervenuti la rappresentante delle studentesse e degli studenti Gaia Moretti, il rappresentante del personale tecnico-amministrativo Samuele Ciattini, la direttrice del Josephinum Museum di Vienna Christiane Druml e l’artista Drusilla Foer. La mattinata si è conclusa con un’esibizione del Coro dell’Ateneo, diretto dal Maestro Gabriele Centorbi.