"Rivediamo il protocollo"

Bove, l'apertura del Ministro Abodi

Per giocare in Italia serve il nulla osta della Federazione Medico Sportiva

Bove, l'apertura del Ministro Abodi
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A sorpresa ieri, venerdì 14 febbraio,  c'è stata l'apertura del Ministro dello Sport Andrea Abodi alla possibilità che Edoardo Bove torni a giocare in Serie A.

"Avremo modo di parlare con chi dovrà occuparsi di rivedere eventualmente i protocollo medico-sanitari per capire se ci sono soluzioni che possano consentire ha chi ha avuto il suo problema di tornare a giocare. Guardare a cosa avviene in Inghilterra è un elemento di riflessione", ha spiegato il Ministro, annunciando quindi uno spiraglio d'apertura all'opportunità di rivedere l'ex Roma all'opera anche sui campi italiani.

Né il giocatore né la Fiorentina sapevano nulla, con le dichiarazioni di Abodi che lasciano ancora curiosità verso l'intervento che il classe 2002 farà nelle prossime ore, in occasione della serata finale (sabato 15 febbraio), sul palco dell'Ariston, dove salirà anche per presentare una canzone in gara a Sanremo.

I protocolli nel nostro Paese, come noto, non consentono attività sportive agonistiche a chi è costretto ad impiantarsi defibrillatori, mentre all’estero le regole sono diverse. Per far sì che Bove possa tornare a calcare anche i campi della Serie A servirebbe necessariamente il nulla osta della Federazione Medico Sportiva Italiana (il cui presidente è Maurizio Casasco, ex d.s. viola e attuale deputato di Forza Italia), che attualmente impone linee guida stringenti per concedere idoneità sportive agli atleti.

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