Il mandato del Pioli bis a timone della Fiorentina è giunto all’epilogo. Il rapporto lavorativo tra la società del Presidente Commisso e il tecnico ex Milan si è definitivamente inclinato dopo la sciagurata sconfitta casalinga contro il Lecce, anche se non è chiaro come e quando il divorzio avverrà. Pioli avrebbe rifiutato una buona uscita e i vertici gigliati hanno optato per l’esonero dopo aver valutato la situazione, probabilmente per il pesante contratto in essere con l’allenatore. Ma la vicinanza dell’impegno di Conference contro il Mainz richiedeva un decisione rapida. Intanto la ripresa degli allenamenti prevista per stamani era stata posticipata al pomeriggio, sarà il tecnico della Primavera Galloppa a dirigerlo. Per la successione i nomi circolati nelle ultime ore erano quelli di due clamorosi ritorni: quali Mancini e (addirittura) Palladino. Ma il profilo favorito nelle ultime ore sembrerebbe essere quello dell’ex allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa. Chiunque siederà sulla panchina viola avrà all’orizzonte non solo la sfida di Coppa ma, soprattutto, quello è diventato a tutti gli effetti uno scontro diretto: Domenica contro il Genoa. Il Grifone, tra l’altro, ha trovato la prima vittoria stagionale nel monday night contro il Sassuolo, lasciando l’ultimo posto in classifica, adesso occupato proprio dalla Fiorentina. Per il nuovo DS, dopo le dimissioni di Daniele Pradé, prende campo la soluzione interna, con Roberto Goretti in pole.
Viola in crisi
Fiorentina, il favorito per la panchina è D’Aversa
Il destino di Pioli sembra segnato anche senza dimissioni. La società sta lavorando alla successione
